Silvia Kramar
da New York
Chi ha paura di Ann Coulter? Hillary Clinton. E con lei tutta la sinistra americana. La bellissima autrice bionda con un corpo da fotomodella e un cervello sempre pronto al dibattito politico, ha scaricato unaltra dose di veleno sui liberal americani.
Proprio quando questi ultimi credevano di aver sbriciolato, assieme agli indici di approvazione del presidente George W. Bush, anche il futuro del partito repubblicano, la Coulter è uscita nelle librerie col suo ultimo saggio, intitolato Godless, nel quale accusa la sinistra di essere una vera e propria religione. «Al settimo giorno Dio si riposò e i liberals tramarono», è intitolato infatti uno dei primi capitoli.
Il suo libro è il terzo di una trilogia studiata a tavolino per raccontare il mondo della sinistra americana: in Slander lautrice aveva spiegato i metodi usati dai liberal per attrarre le simpatie dei elettori; in Treason aveva messo a fuoco le conseguenze del liberalismo e in Godless adesso sta mettendo al microscopio le deviazioni mentali create dalle idee della sinistra. Riprova ne è uno dei capitoli più duri del saggio: «Il sacramento più santo: laborto».
Ma la Coulter ha poi preso di mira anche quattro delle vedove dellattentato alle Torri Gemelle, quattro signore del New Jersey sulle quali si è accanita con assidua ferocia, definendole delle streghe: «Quelle femmine sono diventate delle miliardarie, trasformate in dive dalla televisione e dai giornali, felici del loro status di celebrità. Non ho mai visto nessuno godere così tanto per la morte del proprio marito» si legge nel saggio edito dalla Crown Forum. Le quattro vedove sono le stesse che avevano chiesto a Bill Clinton di aprire uninchiesta sullattentato e che hanno attaccato duramente Bush fin dallinizio.
Così adesso Hillary Clinton, che non ha mire letterarie ma certamente politiche, le è saltata alla gola. «Il libro della Coulter si sarebbe dovuto intitolare Heartless (senza cuore)- ha dichiarato la senatrice -. Queste vedove dell11 settembre sono solo delle cittadine profondamente preoccupate per la sicurezza del nostro Paese».
Ma la Coulter, così popolare da aver ispirato la protagonista di una delle serie televisive più seguite, quel West Wing nel quale cè un personaggio identico a lei, biondo, bellissimo, repubblicano e con la lingua di fuoco, non si preoccupa. Anzi ha la risposta pronta: «Hillary forse conosce le vedove, ma io e voi conosciamo bene Juanita Broaddrick», la donna che nel 1978 aveva accusato Bill Clinton di averla violentata.
Non è la prima volta che la pensatrice più esplosiva della right-wing americana attacca lex presidente. Anni fa aveva persino scritto che Clinton meritava limpeachment o lassassinio.
Così, mentre la destra americana corre a sostenerla e pensatori come David Horowits la definiscono «un tesoro nazionale», la Coulter adesso aspetta il prossimo colpo da parte di Hillary. Che arriverà, poiché la femminista americana per antonomasia, lunica First lady che spesso si è creduta più importante del marito, non digerirà facilmente il contenuto di questo libro.
Godless dichiara che i liberal, come qualsiasi altra religione, hanno le loro chiese: le scuole pubbliche dove è vietato pregare ma dove vengono distribuiti gratuitamente i preservativi; i propri comandamenti: «Non punire i pervertiti»; il proprio mito sulla creazione: l'evoluzione di Darwin e il proprio credo personale: la legge Roe versus Wade, con la quale lAmerica si era guadagnata il diritto ad abortire milioni di feti allanno.
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