Cronaca locale

Falso santone in cella Prometteva la felicità e spillava interi stipendi

Roberto Busceti, 54 anni, fondatore della «Libera facoltà di scienze antiche», è accusato di aver costretto gli adepti a indebitarsi e a vendere case per pagarlo

Quando i finanzieri l’hanno bloccato, Roberto Busceti si è limitato a dire: «È un complotto contro di me di alcune sette sataniche». Ma siccome i militari non ha dimestichezza con l’esoterico gli hanno ugualmente stretto le manette ai polsi. Finisce così la carriera di uno dei tanti santoni che mentre con una mano indica la luce, con l’altra sfila il portafogli ai discepoli. Riservando altre, facilmente immaginabili, attenzioni alle discepole. Busceti, 54 anni, residente in via Maestri Campionesi 17, è da sempre appassionato di occultismo, esoterismo e astrologia. Nel ’70 inizia a scrivere il suo testo base «Le Chiavi del Cielo» dato alle stampe nel ’92. Nel frattempo fonda la «Libera facoltà di scienze antiche», che attira un certo numero di appassionati. Che si trovano subito avvolti in una spirale tendente a farli diventare succubi del «maestro». E a sborsare forti somme: per l’iscrizione ai corsi, per pagare libri e dispense, per sostenere fantomatici progetti. E chi non paga o esce dalla «facoltà», viene minacciato di pensati conseguenze. Sfruttando disgrazie o contrattempi, Busceti ammonisce: «A quello è morto il figlio, all’altra la madre, questo è stato colpito da una male gravissimo». I più deboli rimangono legati a questo astuto individuo che usa anche psicofarmaci per indebolire la loro resistenza e farsi versare ogni loro avere, lo stipendio ogni mese, a vendere case, indebitarsi. Come ha fatto Mario (nome di fantasia), 38 anni, sofferente fin dall’infanzia di disturbi psico-fisici. Nel corso degli anni ’80 il ragazzo trova un certo equilibrio, un lavoro, una fidanzata. Nel ’95 la rottura del legame affettivo lo fa precipitare nello sconforto, si avvicina al «santone» e presto ne diventa un docile strumento. L’uomo riesce a spillargli i risparmi, costringendolo a indebitarsi. Dopo la denuncia dei genitori, che hanno fatto scattare l’inchiesta, i finanzieri scoprono infatti come Mario dal ’97 al 2005 gli abbia versato una quarantina di milioni.
Oppure Lucia, altro nome inventato. La donna conosce Busceti nell’80 perché appassionata di astrologia, ma è solo nell’87, in un periodo di crisi personale a famigliare, che diventa un oggetto nelle sue mani. Il «maestro» cerca di tagliarla fuori da qualsiasi legame con marito, figli, famiglia, amici. «La donna riconosce - come si legge nel provvedimento di arresto - di aver vissuto un periodo di completa sudditanza psicologica, causata da sevizie mentali, dalla capacità di Busceti di inculcarle le sue regole, che consentono di accedere al rapporto divino. Questo stato di soggezione è stato a tal punto intenso da indurre con grande forzatura e violenza psicologica ad avere rapporti sessuali completi con lui». In cambio il «santone» prometteva serenità e rapporti diretti con Dio. I finanzieri hanno finora accertato una mezza dozzina di vittime. Ma è in corso un viaggio a ritroso nell’archivio della «facoltà» per cercare altri discepoli. Un lavoro non impossibile perché Busceti schedava tutti con estrema meticolosità. Impossibile invece stabilire quanti soldi abbia spremuto.

Nel suo conto corrente sono stati trovati 50mila euro, ma il tenore di vita era molto alto. Tanto che non dormiva neppure più in casa ma in albergo. Difatti, quando i finanzieri sono andati ad arrestarlo, l’hanno trovato nel più costoso albergo di Norcia: seguiva un congresso esoterico.

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