Una famiglia di architetti tra genio e tecnologia

Dire di un architetto che ha una «innata predisposizione per la creatività e la ricerca» e che il suo metodo di lavoro rispetta i migliori standard internazionali significa confermare la validità di un percorso professionale che non rimane senza traccia.
È il caso del celebre Studio Valle (1957-2007) che per i suoi cinquant’anni si vede aprire le porte del Complesso monumentale del San Michele per una mostra che ne ripercorre i traguardi più importanti senza tralasciare l’aspetto tutto particolare legato alla tradizione familiare che vede il fondatore Cesare lasciare il testimone ai figli Tommaso e Giulio.
L’esposizione ripercorre l’intera vicenda progettuale dello studio, dai primi sorprendenti progetti della fine degli anni Cinquanta, come il «Monumento ai caduti di Auschwitz», fino alle ricerche più radicali degli anni Sessanta (il Padiglione italiano per l’Expo 70 di Osaka o il Palazzo dello Sport di Milano), fino alle realizzazioni più recenti come la nuova Fiera di Roma e la sede del Consiglio dell’Unione europea di Bruxelles. Il criterio espositivo si basa su tre elementi - come spiega Pippo Ciorra curatore della mostra -: un sistema articolato di video, che raccoglie immagini e interviste in grado di documentarne l’attività (si va dagli incontri più significativi per la maturazione professionale dei Valle: Giuseppe Vaccaro a Richard Neutra, da Franco Purini a Ove Arup), le inclinazioni grafiche ed artistiche, gli eventi che hanno segnato la vita di questa famiglia di architetti; una lunga sequenza di piani espositivi che ospiteranno una novantina di plastici e modelli; e una serie di spazi monotematici.
«La lunga attività dello Studio Valle - spiega Franco Purini, nel corso di una videointervista che viene presentata nel percorso della mostra - ha prodotto alcune delle opere più significative dell’architettura italiana degli ultimi decenni. Soprattutto le opere di Tommaso Valle vanno iscritte in quell’area della cultura progettuale che indaga prevalentemente sul ruolo della tecnologia in architettura».

Tra i progetti esposti, grande rilievo viene dato alla nuova Fiera di Roma che da poco più di un anno è entrata a far parte della vita della città.
La mostra rimarrà aperta fino al 23 gennaio. Aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20,30 (domenica 10-19, lunedì 10-14). Info: 06.37517595.

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