Famiglia, sicurezza, giustizia, An rilancia il patto tricolore

Alla Fiera di Roma si apre la tre giorni di Alleanza nazionale: tra gli ospiti, il ministro dell’Interno francese Nicolas Sarkozy. Domenica la relazione di Fini

Massimiliano Scafi

da Roma

Riformisti? Pure loro? Sembra un paradosso, invece è proprio l’obbiettivo dichiarato della conferenza programmatica che Alleanza nazionale apre oggi a Roma. Non ci sono tesi da votare, non ci sono candidati in alternativa, non ci sono proposte a confronto. Non c’è nemmeno una linea da scegliere, perché quella per il «dopo» infatti l’ha già data Gianfranco Fini. «Se ad aprile vinceremo noi della Cdl - dice il ministro egli Esteri al congresso dell’Ugl -, dovremo ripartire dall’intuizione più azzeccata del governo Berlusconi ma che si è meno tradotta in realtà. Dovremo ripartire cioè dal Patto per l’Italia, perché quello è il momento in cui ci si è confrontati su una strategia». Prima però c’è una campagna elettorale e An, che per tre giorni si riunisce alla Fiera di Roma, vuole «riempirla di contenuti». Che poi, come spiega Maurizio Gasparri, sono «i temi forti della destra»: famiglia, sicurezza, giustizia.
Sparito da tempo l’Inno al sole, ecco la Canzone del sole di Lucio Battisti a fare da colonna sonora. Poi Internet, un misterioso «tributo a Roberto Benignio», un blob «sulle contraddizioni della sinistra», l’intervento di don Gelmini e il saluto di Nicolas Sarkozy, che fa pensare a possibili future confluenze nel Ppe. «Siamo attenti alle sollecitazioni del centrodestra europeo - dice il responsabile del programma Silvano Moffa - ma non è un problema di oggi. Alla Fiera di Roma ci incontreremo per fare una sintesi del lavoro fatto e per lanciare delle proposte per il futuro». Scambi di vedute e contrapposizioni non sono previste: An appare compatta dietro il vicepremier. «Non ci sarà una dinamica interna come spesso avviene in questi grandi appuntamenti - racconta ancora Moffa -, non è la sede nè il momento. Siamo tutti impegnati in uno sforzo corale».
Tre giorni di conclave, per un partito in cerca di visibilità. «Sarà un’occasione per riaffermare il ruolo della destra - afferma Gasparri - che ha raggiunto in questi cinque anni di legislatura un bilancio politico senza precedenti e del quale daremo conto ai nostri elettori». Acquisito, insistono in Via della Scrofa «l’accredito istituzionale, intero e internazionale», Alleanza nazionale vuole ora «confermare alcuni punti che ci stanno a cuore» e che una corsa al voto molto strillata «può rischiare di lasciare troppo in ombra».
Un appuntamento, che, aggiunge il responsabile della propaganda e vicecapogruppo alla Camera Roberto Menia, «di fatto apre la campagna elettorale: non abbiamo preparato effetti speciali o colpi di scena, ma una conferenza politica e basata sui contenuti». Novità? Forse. Gasparri esclude comunque aperture sul fonte delle coppie di fatto: «Il nostro punto di riferimento resta quello che della famiglia dice la Costituzione. Non ci devono essre discriminazioni per chi fa scelte diverse, ma se si parla di matrimonio, le regole sono quelle del codice civile. Non c’è un terzo modello».
Si comincia nel pomeriggio. Dopo Gasparri e Moffa, parleranno i ministri e i capigruppo. Chiusura di giornata con un video sulle «cose di destra realizzate».

Sabato si riuniranno le «commissioni tematiche», che dovranno dibattere tesi e proposte e trasformarle in «documenti di sintesi». Domenica, dopo l’intervento di don Gelmini e un filmato sui «simboli positivi della destra», da Nassirya a Calabresi, da Muccioli a Giovanni Paolo II, il discorso conclusivo di Gianfranco Fini.

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