«LUdc ha fatto un errore strategico gravissimo». Mariolina Moioli, ex assessore ai Servizi sociali, il 20 giugno sarà sui banchi dellopposizione nella prima seduta targata Pisapia. Unica consigliera della lista civica «Milano al Centro» che ha guadagnato il 2,5% dei voti».
É agguerrita?
«Mi sto preparando. Ma farò opposizione nellinteresse della città».
LUdc ha scommesso sul progetto del Terzo polo, ha preso l1,8% ed è rimasta fuori. Dicono che lei abbia contribuito al colpo di grazia, è così?
«Per lesperienza della campagna elettorale, lanalisi del voto e la politica condotta in questi anni, so che gli elettori hanno visto in me una rappresentante moderata. E ho strappato consensi ai centristi».
Hanno sbagliato i calcoli?
«In una logica cittadina hanno fatto un errore gravissimo a correre da soli, ed è stato uno dei motivi per cui abbiamo perso. In politica il consenso non è mai aritmetico».
Letizia Moratti non si è dimessa e forse non lascerà tanto presto il consiglio. Cosa ne pensa?
«Rispetto quella che sarà la sua scelta. E più grande ed esperta è la squadra, meglio si fa opposizione».
Il giorno della sconfitta lex sindaco ha dichiarato che lavorerà «per unire le forze politiche moderate che desiderano dialogare e per costruire nuove alleanze». Un po criptica.
«Ho molto ragionato su quella dichiarazione laconica e aspetto di poter fare una riflessione con lei. La divisione del Terzo polo era dovuta più a ragioni nazionali che locali. Era illogico che lUdc fosse in maggioranza con lassessore Verga e nello stesso tempo giocasse contro di noi facendo campagna per il sindaco del nuovo polo. Ma abbiamo lavorato benissimo con il partito, cè una consonanza di valori e un rapporto di stima e amicizia con Verga e con lex capogruppo Pasquale Salvatore».
Bolle qualcosa in pentola?
«Tempo al tempo. Credo solo che se si costruisce un nucleo che ha una coerenza culturale e di disegno per la città è un vantaggio per il bene di tutti».
Farete pace con i finiani? Lunico in aula sarà lex candidato sindaco Manfredi Palmeri.
«Quando si fa una campagna dai toni così cattivi è come se ci si volesse tagliare dei ponti dietro. Poi mai dire mai».
Come le sembra la giunta di Pisapia?
«Sono perplessa, la frammentazione delle deleghe sembra fatta per accontentare tutti più che per ordine organizzativo e avendo al centro la persona e Milano».
Ad esempio?
«La Salute a un assessore e il Benessere a un altro. Politiche sociali, scuola e famiglia frammentate in tre, forse divideranno pure Nidi e Materne. Se ogni questione va gestita da tante sarà complesso, parlo per esperienza. E ho unaltra preoccupazione».
Quale?
«Manca ogni il riferimento alla Famiglia, nucleo su cui si fonda ogni comunità. Anche nel programma si parlava genericamente di comunità affettive.
LIdv protesta già per il doppio incarico dellassessore al Bilancio Bruno Tabacci.
«Sono problemi loro. Per me Tabacci è capace ed è un valore aggiunto».
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