Famiglie in corteo: «No alle adozioni gay»
11 Settembre 2005 - 00:00Bruxelles sta discutendo una legge sullaffidamento agli omosessuali
da Bruxelles
Dopo la Spagna, il Belgio. Mentre il sindaco di Bruxelles celebrava il matrimonio tra leuroparlamentare tedesca Lissy Groener e la sua compagna Sabine Gillessen, nella stessa città, al Parco del Cinquantenario, andava in scena la protesta contro le adozioni da parte di coppie gay. È lì che si sono date appuntamento ieri circa 1.500 persone in rappresentanza delle associazioni familiari da tutto il mondo. Levento fa eco a quello del 18 giugno scorso a Madrid, quando un milione e mezzo di spagnoli sono scesi in piazza contro la legge del governo Zapatero che consente il matrimonio tra omosessuali. E come in Spagna, anche il Belgio permette, dal giungo del 2003, lunione tra persone dello stesso sesso e proprio in questi giorni il Parlamento sta discutendo una legge che potrebbe aprire la strada alle adozioni per i gay. Lintento della manifestazioni di ieri era proprio quella di attirare lopinione pubblica sulla legge. In particolare, gli organizzatori della manifestazione denunciano la mancanza di profondità degli studi psicologici usati dal governo per progettare la riforma legale. Al corteo di ieri hanno aderito dieci federazioni in rappresentanza di 58 Paesi diversi, attraverso il coinvolgimento di 600 associazioni che rappresentano 20 milioni di famiglie. E la mobilitazione intorno alla legge sulladozione arriva in un momento particolarmente caldo, in cui anche in Belgio la discussione sulla legge segna il passo. Secondo un recente sondaggio, il 44 per cento dei fiamminghi (la regione più popolosa) si è espresso a favore delladozione di bambini da parte di coppie omosessuali.
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