Il 2011 si preannuncia pesante per le tasche degli italiani. Secondo Federconsumatori e Adusbef, è in arrivo una stangata da 1.016 euro a famiglia a causa dei rincari dellalimentazione e dei trasporti ferroviari. Una cattiva notizia anche in considerazione del maggior livello di indebitamento degli italiani messo in luce da uno studio dellAbi, secondo cui lesposizione nel secondo trimestre è pari al 47% del reddito disponibile contro il 43% del giugno 2009, soprattutto a causa del maggior peso dei mutui per la casa.
Più in generale, lItalia il prossimo anno dovrà dovrà accontentarsi di una crescita dell1%, un risultato ottenuto grazie alla maggiore spinta derivante dai consumi interni più che dalle esportazioni. La stima è contenuta in unanalisi di Intesa Sanpaolo dove appare netto lo scollamento tra unespansione globale destinata ad aggirarsi attorno al 4%, grazie al traino dei Paesi emergenti e allapporto Usa (+3,1%), e il più modesto ritmo di Eurolandia (+1,7%). In ogni caso il pessimismo che ha dominato i mercati la scorsa estate «si è rivelato del tutto infondato: con ogni probabilità il 2011 sarà ancora un anno di robusta crescita economica mondiale».
Una delle principali incognite del 2011 riguarda comunque levoluzione della crisi del debito sovrano. Intesa Sanpaolo stima che la correzione dei saldi primari corretti per il ciclo supererà lanno prossimo l1% del Pil, «con ripercussioni sulla crescita che saranno visibili soprattutto lanno seguente». La Bce subirà ancora linstabilità dei mercati della zona euro, con i tassi fermi per tutto il 2011, mentre le misure di sostegno alla liquidità saranno rimosse con estrema gradualità.
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