«Andiamo a vedere come fanno alcune città del Nord Europa, organizzando le cose a chi vuole sesso a pagamento. Si dice loro di stare in quelle due strade e di non uscire da quelle zone. Se a Genova ci fosse una situazione di questo tipo, la prostituzione avrebbe un minore impatto sui cittadini e probabilmente sarebbe più controllabile. Il mio futuro assessore alla Sicurezza, stava proponendo lo stesso progetto a Veltroni, quando era sindaco di Roma». Il senatore e candidato sindaco Enrico Musso ieri mattina, insieme a uno stuolo di «tecnici» genovesi, ha chiesto all'avversaria Marta Vincenzi lo stop del Piano Urbanistico Comunale. Nel pomeriggio, ai microfoni di Radio Babboleo News, ha «annunciato» la scelta di un esponente Udc per la corsa alle prossime elezioni: sarà il superpoliziotto che arrestò per primo il «bel Renè» Vallanzasca «senza sparare un colpo di pistola».
«Posso confermare il nome di Achille Serra, questore a Milano e prefetto a Roma, diventato senatore dell'Udc - ha detto Musso - che mi ha dato il suo assenso e assicurato il suo impegno come assessore alla Sicurezza di Genova».
Sugli appoggi da Udc e Fli, ieri Musso ha detto di preoccuparsi più di programmi che di quello che vogliono fare i partiti. Giovedì in consiglio comunale il gruppo L'Altra Genova chiederà di non approvare il nuovo Piano Urbanistico Comunale.
«Ci sono troppo sviste e svarioni nel Puc elaborato dal centrosinistra - ha spiegato Musso - che spesso lasciano spazio a ironiche battute. Alcuni miei collaboratori hanno pure inventato il gioco Trova l'errore nel Puc».
Lo stop al Puc è sostenuto anche da uno stuolo di «tecnici», i quali ieri mattina, insieme a Musso, hanno spiegato le «incongruenze, mancanza di strategia, ritorno alla discrezionalità, assenza di norme e regole certe del più importante strumento urbanistico per lo sviluppo della Città».
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