«Farai la fine di Sanaa» Marocchina scappa di casa

Pavia «Aiutatemi, non voglio finire come Hina e Sanaa». Così si è sfogata, in lacrime, una quindicenne marocchina scappata di casa da Voghera per rifugiarsi dai carabinieri di Pavia. Ora la studentessa si trova in una località protetta, via dai genitori, da lei accusati di averla minacciata di fare la stessa fine di Sanaa. Già perché lei, da qualche mese, è fidanzata con un ragazzo italiano. Un coetaneo. E appena lo scoprono, la madre ma soprattutto il padre le intimano di non vederlo più. La giovane non ubbidisce e per convincerla iniziano le botte. Quelle del padre, che risiede in Italia da oltre 20 anni, coperte e condivise dalla madre. Perché, le urlano continuamente i genitori, lei musulmana non può frequentare un italiano. Entrano in gioco anche i servizi sociali, come racconterà ai carabinieri la giovane. Ma non succede nulla: non viene spostata da quella casa e, così, continua a subire.

La frase che si sente dire con rabbia è sempre quella: «Sei sempre musulmana e marocchina, queste sono le tue origini, non lo devi dimenticare, ed è per questo che non puoi frequentare i ragazzi italiani che non sono musulmani. Tuo padre si sente disonorato». E giù botte. Ma lei ha visto che cosa è successo a Hina e Sanaa, sa come può finire. Si ribella e si salva.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica