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Le Farc pronte a liberare il generale rapito

Sono ripresi all'Avana i colloqui fra il governo e i guerriglieri colombiani interrotti dopo il sequestro dell'alto ufficiale

Due anni di colloqui. La pace sempre più vicina dopo mezzo secolo di imboscate, omicidi, sequestri. Poi, domenica scorsa, la doccia fredda: i guerriglieri delle Farc (Forze Armate rivoluzionarie della Colombia) rapiscono a sorpresa il generale Ruben Alzate. Il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, ordina l'immediata sospensione dei negoziati che si svolgono all'Avana. Un ritorno al passato che fa paura. Ma forse lo stop è solo momentaneo. Le Farc sarebbero pronte a liberare il generale e forse l'accordo è a portata di mano. A spiegarlo sono il diplomatico cubano Rodolfo Benitez e la collega norvegese Rita Sandberg. "Le parti - spiegano i due -si sono accordate sulle condizioni necessarie alla liberazione" dell'alto ufficiale, di una consigliera dell'esercito e di altri tre militari tenuti in ostaggio. La fine del braccio di ferro dovrebbe essere imminente. E Santos guarda avanti: "Quando un popolo vuole la pace non c'è niente che possa fermare il cammino". Il generale era stato prelevato in una zona impervia del Nordovest della Colombia.

Al momento del blitz navigava a bordo di un'imbarcazione su un fiume ed era in borghese e disarmato.

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