da Ascoli
LAtalanta va dormire con un quarto posto che è sì momentaneo ma che risulta meritato dopo la vittoria di Ascoli. Un successo, quello della squadra di Colantuono, spianato per la verità anche dalla decisione dellarbitro Farina che ha negato un rigore a Paolucci ammonendo perfino il giocatore per simulazione. È stata la partita della prima quaterna microfonata del massimo campionato. Tutto è filato liscio e non ci sono stati particolari episodi che hanno richiesto «consulti» fuori ordinanza. Nellunica occasione dubbia, infatti, Farina non ha avuto dubbi nel non assegnare allAscoli un calcio di rigore che al 29' della ripresa avrebbe potuto sicuramente cambiare volto alla partita. Appena due minuti prima, infatti, i bianconeri avevano pareggiato (27') con lo stesso Paolucci dopo che lAtalanta si era portata in vantaggio con Zampagna in apertura di ripresa (6'). Lattaccante nerazzurro si è confermato autentica bestia nera della formazione marchigiana visto che si tratta del calciatore ancora in attività che in carriera ha segnato di più (7 gol) allAscoli. Nelloccasione della rete di Zampagna qualche responsabilità va attribuita a Pagliuca che ha solo abbozzato luscita. Nel finale, poi, lAscoli si è sciolto come neve al sole e per lAtalanta è stato fin troppo facile chiudere il match. La squadra di Colantuono (ex anche lui come Sonetti) ha assestato due micidiali colpi in due minuti (39' e 41') che hanno mandato al tappeto una squadra già frastornata come lAscoli. Prima Adriano di testa (suo anche lassist per Zampagna), poi Doni servito da Tissone hanno firmato il 3-1 che ha praticamente condannato lAscoli alla retrocessione già alla prima di andata.
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