Farmaci e terapie

Astrazeneca ritira l'autorizzazione del vaccino in Ue: ecco il motivo

La conferma dell’azienda anglo-svedese: il farmaco non è stato prodotto né distribuito nel Vecchio Continente

Astrazeneca ritira l'autorizzazione del vaccino in Ue: ecco il motivo

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Stop all'autorizzazione al vaccino anti-Covid in Europa: la conferma è arrivata direttamente dai vertici di Astrazeneca. "Considerata la quantità di vaccini disponibili ed efficaci per le nuove varianti di Covid-19, non c'è più stata domanda per il vaccino Vaxzevria* che di conseguenza non è più stato prodotto ne distribuito. Come precisato dall'azienda anglo-svedese all'Adnkronos Salute, non prevedendo una futura domanda per il farmaco, Astrazeneca ha pertanto deciso di ritirare l'autorizzazione all'immissione in commercio per Vaxzevria all'interno dell'Ue.

Una novità significativa che arriva pochi giorni dopo l’ammissione da parte di Astrazeneca che uno degli effetti collaterali del suo vaccino anti-Covid può essere la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). In Inghilterra è stata presentata un’azione legale collettiva contro il colosso della biofarmaceutica perché il farmaco – sviluppato insieme all’Università di Oxford – avrebbe causato danni gravi o fatali a diversi pazienti. Dai documenti del procedimento è spuntata per la prima volta l’ammissione del rischio di trombosi rare.

“Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). Le cause sono sconosciute”, si legge nel documento fornito da Astrazeneca al Tribunale. Come riportato dal Telegraph, sono state presentate 51 richieste di risarcimento per un totale di circa 125 milioni di dollari. Tutto è partito dalla richiesta presentata nel 2023 da Jamie Scott, colpito da un’emorragia cerebrale dopo la vaccinazione che avrebbe causato danni permanenti al cervello.

Tra i casi vi è anche quello dell’italiana Francesca Tuscano, morta nell’aprile del 2021 dopo la somministrazione di Vaxzevria. La famiglia della 32enne morta per trombosi vascolare cerebrale s’è rivolta a un medico legale e a un ematologo, che hanno stabilito che il suo decesso “può essere attribuito agli effetti collaterali della somministrazione del vaccino Covid-19”.

Nei documenti resi noti dal tabloid britannico, Astrazeneca ha precisato che"dall'insieme delle evidenze raccolte negli studi clinici e dai dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccinoha un profilo di sicurezza accettabile e gli enti regolatori di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari".

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