Farmaci e terapie

Malattie reumatiche: in Italia 1 milione di pazienti inconsapevoli

In Italia almeno un milione di persone non sa di essere affetto da una malattia reumatica, a causa di una scarsa consapevolezza sui sintomi e della diagnosi tardiva: lo spiega la Società Italiana di Reumatologia

Malattie reumatiche: in Italia 1 milione di pazienti inconsapevoli
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Tantissime sono le persone affette da malattie reumatiche senza saperlo. La causa? Le diagnosi tardive. È questo il dato messo in luce dalla Sir, la Società Italiana di Reumatologia che, in un comunicato, snocciola i numeri del problema.

In Italia in media passano sette anni per individuare un caso di fibromialgia o di artrite psoriasica. Per scoprire una spondilite anchilosante trascorrono fino a cinque anni, mentre per la sclerosi sistemica e l’artrite reumatoide gli anni d’attesa sono, rispettivamente, tre e due. Anche in questo ambito la pandemia da Covid-19 ha peggiorato la situazione dato che, com’è noto, in alcuni momenti l’ordinaria assistenza ai pazienti è stata bloccata.

I malati inconsapevoli vanno dunque ad aggiungersi a quelli che invece sanno di essere affetti da una patologia di tipo reumatico: questi ultimi ad oggi in Italia sono quasi 5 milioni e mezzo. In totale, quindi, oltre un italiano su dieci è colpito da patologie più o meno gravi e invalidanti. Conoscere il prima possibile la malattia è di notevole importanza in fatto di prevenzione, limitazione del progredire della patologia, riduzione delle complicanze e dei danni.

La campagna nazionale “Diagnosi precoce”

Di fronte alla situazione descritta, la Sir ha dunque deciso di lanciare, un anno fa, la campagna nazionale “Diagnosi precoce”, per sensibilizzare sull’importanza di riconoscere le prime avvisaglie delle malattie.

I reumatologi sono entrati nelle farmacie per raggiungere i cittadini e i potenziali pazienti. L’obiettivo è stato quello di combattere il ritardo diagnostico e di garantire a tutti i malati reumatologici un intervento terapeutico tempestivo, anche grazie a una maggiore informazione. Nelle farmacie di FederFarma Servizi e nelle strutture sanitarie è stato distribuito materiale informativo, e sono stati svolti corsi di aggiornamento per i farmacisti.

I vantaggi della prevenzione e della diagnosi precoce

Il prof. Roberto Gerli, presidente nazionale della Sir, in occasione del 59° Congresso nazionale della società scientifica, si è detto soddisfatto della campagna. “Nel mondo della reumatologia – ha affermato - e in particolare delle malattie infiammatorie articolari croniche, negli ultimi anni vi sono stati importanti cambiamenti. Identificare la patologia precocemente ci consente di ottenere una vera e propria prevenzione secondaria. Siamo in grado di evitare o limitare fortemente i danni articolari, e quindi la disabilità, causati dal processo infiammatorio scatenato dalla malattia. Tutto questo è stato reso possibile dall’arrivo nella pratica clinica di farmaci più efficaci e in grado di fermare la progressione delle patologie. Quando però una grave artrite non è prontamente trattata questo condiziona il decorso della disabilità e di conseguenza la qualità di vita”.

Come evidenziato dal prof. Roberto Caporali, vice presidente della Sir, la prima malattia reumatologia a proposito della quale è stata verificata l’importanza della diagnosi precoce è l’artrite reumatoide.“Vi sono evidenze scientifiche consolidate – ha dichiarato - che mostrano chiaramente come un trattamento tempestivo sia in grado di ridurre le diverse complicanze e di evitare i danni legati alla malattia”.

Individuare in tempo il morbo però non è semplice. Questo è dovuto a due ordini di motivi, secondo Caporali. Da un lato all'inizio la malattia si presenta con sintomi molto simili a quelli riscontrati in altre patologie. Dall’altro, il sistema sanitario nazionale presenta problemi organizzativi che non sempre rendono facile l’accesso a visite ed esami con lo specialista.

“Questo progetto testimonia ancora una volta il fondamentale ruolo della farmacia come presidio di prevenzione e salute sul territorio – queste le parole del presidente di Federfarma Servizi, dottor Antonello Mirone - anche nei casi di patologie complesse e importanti come quelle reumatiche. Il farmacista è molto spesso il primo punto di contatto per pazienti che manifestano i sintomi esordienti di un disturbo. In questa veste assolve ad un’importantissima funzione di informazione e indirizzo verso i necessari approfondimenti specialistici”.

Il presidente eletto della Sir, Gian Domenico Sebastiani, ha lanciato un monito: le patologie reumatologiche non vanno sottovalutate. Esistono infatti complicanze, per esempio a livello cardiaco e polmonare, che possono essere fatali. “I successi della ricerca medico-scientifica nella creazione di nuove terapie – ha affermato Sebastiani - rischiano di essere annullati se non incrementiamo subito il numero delle diagnosi precoci”.

“Diagnosticare in tempo una malattia reumatologica è fondamentale - ha detto il prof. Carlomaurizio Montecucco, presidente di Fira, Fondazione italiana per la ricerca sull’artrite - per poter intervenire in modo efficace. Negli ultimi vent’anni sono stati fatti enormi passi avanti, individuando cause e possibili soluzioni terapeutiche, con una forte accelerazione, ma c’è ancora molto da scoprire. Oggi, in alcune forme di artrite si sta addirittura ipotizzando una prevenzione, individuando i soggetti a rischio prima che insorga la malattia.

Ecco perché l’impegno di Fira a sostegno della ricerca scientifica in reumatologia si sta rafforzando con nuove, importanti iniziative”.

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