Farmaci e terapie

Stanchezza cronica: ecco quali possono essere le cause

Una persona su cinque potrebbe soffrire di stanchezza cronica per le cause più svariate. Ecco quali sono i fattori scatenanti e a chi bisogna rivolgersi

Stanchezza cronica: ecco quali possono essere le cause
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Per molti diventa una vera e propria patologia che si manifesta apparentemente dal nulla ma ha delle cause ben precise: stiamo parlando della stanchezza cronica di cui soffre una persona su cinque secondo una ricerca effettuata dall'Università di Losanna su tremila persone con un'età dai 45 anni in su.

L'identikit dell'affaticato cronico

I risultati hanno mostrato che a soffrire maggiormente di stanchezza sono le donne in sovrappeso e con una condizione socio-economica medio bassa. Il primo campanello d'allarme è stato dato da un cattivo sonno notturno ma non è tutto: le cause vanno ricercate anche in chi soffre di anemia, depressione e ha bassi livelli di ormoni alla tiroide. Quando si è stanchi, insomma, non è soltanto perché si è dormito poco e male o perché ci si è sforzati a lungo durante la giornata o magari per i postumi di un'influenza: le cause sono vaste e vanno ricercate anche altrove. "L’astenia che richiede un approfondimento è innanzitutto quella che compare più o meno all’improvviso in chi non ha mai avuto difficoltà a portare a termine le incombenze della giornata", ha spiegato al Corriere della Sera Annamaria Colao, presidente della Società italiana di endocrinologia.

Quali sono le cause

Come accennato, tra i fattori di predisposizione c'è l’ipotiroidismo, in pratica la ridotta sintesi degli ormoni della tiroide che colpisce più o meno il 5-6% della popolazione salendo oltre il 10% nelle donne over 60 e in menopausa. La stanchezza cronica si manifesta anche quando sussistono alterazioni del cortisolo, il regolatore dello stress, la cui carenza "provoca stanchezza e calo di peso, correlato alla perdita muscolare: chi è stanco per deficit di cortisolo si ferma come fosse rimasto a secco di benzina". Tra le cause di una stanchezza apparentemente inspiegabile, l'esperta elenca anche diabete, celiachia ed anemia oltre a una patologia "nuova" che è comparsa con Sars-CoV-2, ossia il Long-Covid specie quando l'infezione dura per molte settimane. Molti non lo sanno ma anche la mononucleosi, infezione virale, "ha come strascico frequente la stanchezza. L’affaticamento inoltre accompagna anche le malattie croniche, perché tutte impoveriscono l’organismo di energie", aggiunge la presidente Colao.

Cosa fare e a chi rivolgersi

Oltre al rivolgersi al proprio medico che prescriverà gli esami da fare, bisognerebbe interrogare noi stessi per capire quali possono essere le basi della causa, se dovuto a un problema psicologico o ad altre cause come quelle descritte sopra. La prof. Colao spiega che l'errore più comune è sottovalutare la stanchezza ricorrendo a "integratori, magari su suggerimento di qualcuno che dice di averne tratto vantaggio": non è così che si risolve la radice del problema. Come accennato, anche le persone in sovrappeso soffrono di questa problematica dovuta all'eccesso di chili per lo sforzo maggiore che si fa quando si cammina e si svolgono le normali attività quotidiane. Per quanto riguarda il sonno, poi, le apnee ostruttive notturne possono provocare tanta stanchezza perché si rimane in uno stato di quasi perenne veglia che durante il giorno provoca sonnolenza ripetuta.

Cos'è la stanchezza mentale

Oltre al fisico, anche la mente risente di affaticamento soprattutto quando si rimane concentrati per molte ore al pc o a tutti quei lavori che presuppongono uno sforzo continuativo e duraturo. Le scorie prodotte dal cervello si accumulano nella corteccia prefrontale come è stato dimostrato recentemente da uno studio dell'Università Pitié-Salpêtrière di Parigi.

"Alcune teorie suggeriscono che la fatica mentale sia una sorta di illusione creata dal cervello per farci interrompere un’attività impegnativa in favore di un’altra più gratificante", spiega un esperto al Corriere raccogliendo dati sull’attività cerebrale tramite risonanza magnetica che ha fatto vedere come la stanchezza cognitiva si veda a "livello biologico, con un maggior accumulo di glutammato nella corteccia prefrontale".

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