Rimedi naturali

Stanchezza invernale, i rimedi per recuperare energia

Scopriamo insieme come affrontare al meglio la stanchezza invernale legata al clima freddo e alla scarsa esposizione alla luce solare

Stanchezza invernale, i rimedi per recuperare energia

In inverno normalmente si registra una forma di stanchezza accompagnata da perdita di forza ed energia vitale.

Le cause di questa letargia sono molteplici e legate alle temperature fredde, al cattivo tempo e alla poca esposizione ai raggi solari. Ne consegue che ci si sente spossati, di cattivo umore, con scarsa capacità di concentrazione al lavoro e nel compimento di azioni che riguardano la quotidianità e con difficoltà ad addormentarsi la sera.

Questo è il risultato del tentativo da parte del nostro organismo di adattarsi alla stagione fredda. Con l’abbassamento delle temperature infatti il nostro corpo è impegnato a creare una sorta di adattamento chiamato termoregolazione. Inoltre un altro compito fondamentale che impegna molto il nostro organismo in questo particolare periodo dell’anno è quello di difenderci efficacemente dall’attacco di batteri e virus che sono maggiormente in agguato con il diffondersi dell’influenza stagionale.

Per contrastare questo stato di stanchezza e malessere generale basta seguire dei piccoli e preziosi accorgimenti che consentono di risvegliare al meglio le proprie forze vitali per affrontare con più energia e determinazione questi mesi freddi. Innanzitutto sarebbe opportuno partire dall’alimentazione. Durante il periodo invernale cambia anche il nostro fabbisogno nutrizionale.

Importante è assumere alimenti ricchi di vitamine soprattutto quelle del complesso B, sali minerali in primis il magnesio che dona energia e aiuta a riequilibrare il ciclo sonno – veglia. A tavola non devono mai mancare i legumi, i cereali integrali, le verdure a foglia larga, la frutta secca soprattutto pistacchi e mandorle. Un ottimo toccasana per l’umore è il cioccolato fondente che oltre ad essere uno spezzafame goloso è anche una gustosa fonte di energia e antiossidanti.

Da evitare invece sono i cibi spazzatura come patatine fritte, cibi confezionati, dolciumi e merendine che apportano solo grassi e aumentano lo stato di stanchezza rallentando le funzioni cognitive. Importante è garantire la giusta idratazione anche se col freddo si tende a percepire meno la sete. A questo punto una salutare abitudine è quella di portarsi con sé una bottiglietta d’acqua in modo da sorseggiarla in diversi momenti della giornata e non solo quando si ha sete o durante i pasti. Una giusta ed equilibrata idratazione consente al cervello di lavorare meglio e di percepire meno lo stress e la stanchezza psico-fisica.

La sedentarietà non è per niente d’aiuto in questi mesi invernali. Al contrario l’attività fisica consente all’organismo di produrre endorfine che stimolano lo stato di piacere e soddisfazione. Non è detto che bisogna andare solo in palestra per muoversi. È sufficiente una passeggiata quotidiana della durata di circa venti minuti a passo svelto per recuperare il buonumore e scaricare lo stress del lavoro e tutte le emozioni negative.

L’attività fisica è un ottimo toccasana sia per il fisico che si mantiene in forma ma anche per la mente che in questo modo può staccare la spina. Anche se le ore di luce sono ridotte non bisogna mai rinunciare a svolgere attività piacevoli che ci consentono di stare bene e concentrare la mente su qualcosa di piacevole in grado di aumentare l’autostima e l’autoefficacia.

Può sembrare scontato ma il riposo, soprattutto quello notturno, gioca un ruolo fondamentale per il nostro benessere psico-fisico. Prima di andare a letto sarebbe opportuno disconnettersi dai dispositivi elettronici almeno un’ora e mezzo prima per permettere al cervello di riposarsi.

Fa tanto andare a dormire sempre alla stessa ora o rilassarsi prima con un film e una tisana a base di erbe come la camomilla, la malva, il tiglio, la melissa, la valeriana, il biancospino, note per garantire il buon funzionamento del sistema nervoso centrale e conciliare al meglio e prima il sonno.

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