«I dati che attestano un significativo calo della spesa farmaceutica nei primi sette mesi dellanno rappresentano un motivo forte per proseguire sulla strada intrapresa dal ministro Storace, che, col decreto taglia-prezzi dei farmaci, poi convertito in legge, ha voluto dare un sostegno concreto alle fasce più deboli della popolazione, nel momento in cui il Paese si confronta sul modo in cui fronteggiare laumentato costo della vita, dopo lintroduzione delleuro». Lo afferma in una nota il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi. «La riduzione della spesa farmaceutica è stata resa possibile dagli sforzi messi in atto dal ministero e dallAgenzia del farmaco, ma anche dal prezioso lavoro dei medici di Medicina generale - continua Cursi -. La linea è chiara: bisogna usare correttamente i farmaci, senza abusarne. I cittadini stanno comprendendo che più farmaci non significa necessariamente più salute. Bisogna fare uso solo dei farmaci davvero necessari, indicati dai medici. Oggi possiamo dire che, in questo senso, è stata posta in atto una sinergia vincente, che ha portato a ottimi risultati in tutte le Regioni.
E credo di poter affermare che nel Lazio, che come noto ha una sua specificità nel campo della Sanità, il dato appare straordinario: la spesa farmaceutica netta, infatti, a Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo si è ridotta del 4,1 per cento in un anno, passando da 853 milioni di euro a 818 milioni di euro. Questo significa che i cittadini del Lazio, nei primi sette mesi del 2005, hanno risparmiato - grazie alle politiche messe in atto da questo ministero - circa 35 milioni di euro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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