«Ma il fascino non si misura col centimetro in mano»

Chiara Iezzi, lei che taglia ha?
«Io sono molto bassa: 1,58. E oscillo tra una 38 e una 42, che per la mia altezza non è poco...! Per essere molto magre con la mia altezza si dovrebbe avere una 36. Ma non mi ritengo né grassa ne magra: sono “normale”. E non mi faccio problemi».
Quindi anche quando ha qualche centimetro in più, si sente bene…
«Certo. Perché ho raggiunto un equilibrio e ho imparato che bisogna accettarsi per quelle che si è, e volersi bene. Anche io avrei voluto essere alta, ma me ne sono fatta una ragione! D’altra parte ci sono tante donne bellissime e basse, si pensi a Marilyn Monroe…”».
Infatti lei e sua sorella Paola oltre che due cantautrici di successo, siete molto belle e sexy. Lo dimostrano anche i recenti servizi fotografici…
«Grazie! È perché crediamo in noi stesse, e questo passa anche attraverso le foto. Tutti abbiamo dei difetti, ma bisogna trasformarli in pregi: infondo sono i difetti a rendere le persone più umane. Purtroppo però alle modelle si chiede di essere delle bambole: è una legge crudele».
Infatti. Una ragazza alta 1,80 con una 44 può essere considerata una cicciona?
«No! Ma moda ha quelle esigenze lì, e le agenzie devono soddisfare le esigenze degli stilisti, che fanno sfilare le magrissime perché i vestiti non devono fare una piega. Anche se oggi stanno avendo successo le griffe che fanno taglie “umane”…».
Al di là della moda, le 44 piacciono?
«È una questione di autostima. Se ti piaci, piaci anche agli altri.

Se pensi di star meglio con una taglia in meno, la devi conquistare con un regime di vita sano. Ma se per essere magra devi stare male, è meglio essere soprappeso. Alla fine però se hai personalità hai anche carisma. E piaci».