10 a Rory Mc Ilroy. Precoce. Con la ricca moneta ottenuta grazie al terzo posto nel Dunhill Links Championship, il diciottenne irlandese è diventato il più giovane golfista di sempre a conquistare la carta per il Tour Europeo. Un bamboccione solvibile, che in futuro pagherà fior di bellissime tasse: dicono che Tommaso Padoa-Schioppa sia già pazzo di lui, dicono
5,5 a Raphael Jacquelin. Sensibile. Cherchez la femme, se volete capire i motivi del mancato taglio del francese al Dunhill Links Championship. In coppia con la sublime modella Ines Sastre nella pro-am del torneo, il galletto si è lasciato distrarre dal lato B della spagnola. E poi anche dal C, dal D, dall'E
.
4 a Niclas Fasth. Intoccabile. Il campione svedese è "fast" (veloce) di nome, ma non certo di fatto. A detta di molti è uno dei giocatori più lenti del circuito professionistico. Stranamente però non viene mai multato dai giudici arbitri. Esiste una "Casta" che spadroneggia anche sul Tour, evidentemente.
3 a Michael Douglas. Pietrificato. Sempre più spesso invitato a pro-am vippissime in giro per il mondo, durante queste competizioni la star americana si distingue per l'espressione perennemente tirata del volto. Si tratta di concentrazione intensa? No, di lifting impavido.
2 a Ernie Els. Basito.
Fasth veloce solo di nome
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