«Fatti e non parole nel futuro di Bogliasco»

«Fatti e non parole nel futuro di Bogliasco»


Queste mie osservazioni sono dettate da un profondo affetto per Bogliasco (dove vivo da quarant’anni e dove sono ancora considerata «una foresta») e dalla convinzione che continuando così il Pdl in Bogliasco non vincerà mai.
Il 10 sera ho assistito ad una riunione del mio partito: ne sono uscita più che delusa. C’erano due coordinatori di Genova e pochi simpatizzanti. I primi hanno fatto discorsi assolutamente inutili: che per la crisi Roma si è mossa bene, che abbiamo perso perché... ecc.. Non un accenno ai problemi di Bogliasco, con possibili future soluzioni. Quando hanno parlato i residenti è stato un piangersi addosso. Io penso, ma posso sbagliare, che per attrarre gente e voti bisogna fare un’opposizione, in cui si dice ciò che non va, ma si dà un contributo per trovare la soluzione. Bisogna preparare un vero piano in caso si vincesse di risoluzione dei vari problemi tipo la sicurezza. Qui sembra di stare in Spagna durante la rivoluzione di Franco: a mezzogiorno si smetteva di sparare perché si andava a mangiare. Infatti, i vigili smettono appunto il servizio alle 12 e alle 19.
Non hanno ancora inventato il sistema di trasferimento della chiamata sul telefonino, magari a turno, di uno dei vigili? Hanno messo anche un orario per poterli contattare in ufficio. I «fattacci» avvengono solo nelle ore d’ufficio?
Altro tra i tanti problemi quello della spiaggia. Costa un sacco di soldi per il ripascimento che alla prima mareggiata sparisce. Il mare ha le sue regole e vanno rispettate. Cerchiamo invece di sistemare la foce del torrente chiedendo consiglio a dei veri esperti non coprendo le acque maleodoranti con sabbia inquinata che finisce in mare inquinandolo. Facciamo delle analisi serie dell’acqua del torrente, basterebbe il naso, e facciamo rispettare il divieto di balneazione almeno in dette acque (vedi bimbi che ci sguazzano). Occorre un vero sistema di sorveglianza delle spiagge libere per impedire giochi pericolosi e «camere da letto». Non guardiaspiagge di figura. Ci sono ancora mille problemi molto grossi che i Bogliaschini conoscono molto bene per cui non mi dilungo. Bogliasco non chiede di tornare ad essere un posto di élite, ma non merita un degrado, uno squallore quale ha ora.
Le assemblee dovrebbero essere preparate da gruppi di persone dei vari settori: commercianti, utenti dei vari servizi ecc. che esponendo i loro problemi facciano delle proposte per risolverli. Sarebbero assemblee più interessanti ed utili e attirerebbero di più. Naturalmente bisognerebbe informare la cittadinanza non con lettere, solo agli iscritti e/o simpatizzanti, con una bozza di programma divulgato con locandine.


So di essere montata in cattedra e me ne scuso. Il mio desiderio di cambiare le cose in meglio mi ha preso la penna continuerò a votare Pdl per quel grand’uomo che è Silvio Berlusconi ma per piacere se ci sono uomini con buona volontà, buone idee si facciano avanti.

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