Tra fave e salame anche il festival della pipa

Benché la saggezza popolare genovese abbia sempre insegnato che «Ne pé mazzu ne pé mazzun non te levà u pellissun». (Né a marzo nè a maggio non levarti il cappotto), il primo maggio si fa la scampagnata. Il genovese che rispetta la tradizione e non logorarsi i nervi nel traffico, prende il trenino di Casella e va in cerca di un bel prato, o un'antica trattoria, dove fare il pranzetto. Un piatto di trenette al pesto, torte di verdure, fave e salame e pecorino stagionato, sono il tipico menù che si consuma in queste occasioni, per finire in bellezza ci vuole l'aggiunta di un bicchierino di grappa e un animoso giro di briscola. La gita in campagna si onora anche con la Torta Pasqualina, con la sua cupola di sfoglie leggere, l'usanza vuole che gli strati di pasta siano 33 come gli anni del Cristo, ma se non ci sono tutti e 33 fa lo stesso, l'importante è che ci siano la prescinsêua (cagliata), uova e bietole, mai i carciofi che non riguardano la «Pasqualina».
Ma vediamo, nel dettaglio, la giornata di domani cosa offre.
Intanto le sagre di paese del primo maggio, come quella di San Bernardo (Bogliasco) dedicata alle fave e quella di Capreno (Sori), che è in inno alla focaccette e ai ravioli, con apertura stand alle 12 e balli alle 16 e alle 21. A Sant’Olcese di svolge la tradizionale «Festa ruspante sostenibile» a Ciaè. Alle 10.30 visita guidata al sentiero botanico, alle 11.15 Messa al campo, alle 12.30 il «rancio» a base di polenta e cucina ruspante di Ciaè. A Ne in Val Graveglia, località Reppia, domani si svolgerà la Festa della Primavera con gastronomia e danze sia a mezzogiorno che alla sera. A Rapallo sarà invece un primo maggio all’insegna dello sport. Si svolgerà infatti la Rapallo-Montallegro. La partenza è prevista alle ore 10 in passeggiata mare a Rapallo, il percorso è immerso nel verde nella cornice del monte di Portofino, l'arrivo a 600 metri sopra il livello del mare presso il Santuario di Montallegro. Informazioni al numero 0185 283412 o 339031569 sul sito www.maratoninaportofino.it.
A Sesta Godano, nello Spezzino, si svolgerà la Fiera del 1° maggio, esposizione e vendita di merci varie e bestiame, un fiera che venne istituita dalla Repubblica Genovese. Da allora si ripete ogni anno con una notevole partecipazione di pubblico e di espositori provenienti da ogni parte della Liguria e delle regioni limitrofe. Servizio gratuito di bus-navetta che collega il parcheggio al Ponte di Santa Margherita e la fiera.
Da levante e ponente, fino a Seborga, in provincia di Imperia. Nel celebre principato si tiene domani il secondo Festival Internazionale della pipa. E un motivo c’è: la Riviera dei Fiori e la Costa Azzurra così famose per i loro alberi di olivo millenari, sono anche famose per la «radica» o radice di «erika arborea», in dialetto ligure nel nostro dialetto «u brugu» pianta dalla quale si costruiscono le pipe. Non solo. Quanti sostengono che il fumo è stato importato dall’America ai tempi di Cristoforo Colombo non sono nel giusto, dal momento che recenti scavi nel sud della Francia hanno portato alla luce esemplari di «pipe primordiali» risalenti al 400 a.C. in ferro, bronzo, e argilla.

Il naturalista storico romano Plinio vissuto nel 1 sec a.C. racconta di come fosse diffusa l’abitudine di bruciare alcune erbe, con supposte virtù medicinali. E di «aspirarne» il fumo tramite cannelli. Seborga celebra tutto questo in piazzetta S. Martino a partire dalle 10.

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