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Le «Favolette del Fittobosco» aiutano i bambini a non temere i sentimenti

A Genova parlare di favole richiama subito alla mente Calvino e Luzzati. Più modestamente al Mercatino di San Nicola questo Natale è possibile acquistare, fresco di stampa, il libretto «Favolette del Fittobosco» della genovese Graziella Sereni, illustrato dagli studenti del Liceo artistico di Busto Arsizio, sapendo che il ricavato andrà a favore del Centro Solidarietà Genova, ente ausiliario per le tossicodipendenze convenzionato con Asl e Comune.
Le Favolette sono nate per un impegno educativo che si muove in diverse direttrici: importanza delle emozioni, dei sentimenti e della loro esplicitazione, ricchezza dell'incontro intergenerazionale (adulto narrante e bambino in ascolto), abitudine alla lettura, formazione linguistica. Come spiega l'autrice, il bambino vive in un mondo di pensieri semplici, di sentimenti immediati. Ci vorrà un lungo percorso perché la mente razionale decodifichi e controlli. Il vedere questi sentimenti agiti nel mondo della fantasia, in creature del bosco, in una forma che li riconduce alla serenità e alla pace, può farli accettare come propri senza traumi.

La fiaba aiuta il bambino a chiarire le sue emozioni, ad armonizzarsi con le sue ansie, suggerisce inoltre soluzione ai problemi che lo turbano. Gli fornisce la possibilità di comprendere se stesso e di trarre un senso coerente dal tumulto dei suoi sentimenti.

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