Febbre da saldi continua il centro è « influenzato»

Saldi da guinness dei primati quest’anno, nonostante le feste siano finite da diversi giorni, il successo degli sconti di fine stagione non accenna a placarsi a Genova. Non si può più parlare quindi di successo commerciale legato alle festività ma di vero fenomeno di vendite che si distingue nettamente dal «trend» degli anni scorsi.
A cogliere i frutti di questa positiva «Febbre dell’acquisto» invernale che sembra aver colpito i genovesi, sono tutti i negozi del centro. Giovanni Bagnara il titolare dell’omonimo negozio a Piccapietra è a dir poco entusiasta: dice che sta raccogliendo i frutti di ottimi investimenti in pubblicità, che gli hanno portato molti più clienti dell’anno scorso non solo nel periodo natalizio ma anche nelle prime settimane di Gennaio. Bagnara spiega che il genovese ha bisogno di quella che lui definisce «normalità»: si dice infatti stufo, anzi arcistufo, di chi ripete la solfa della crisi economica e del crollo delle vendite perché non solo non è vero ma inibisce gli acquirenti, che a furia di sentirselo dire si sentono effettivamente più poveri.
Nel negozio di abbigliamento Max Mara in via Venti Settembre condividono l’entusiasmo, spiegando che per loro i saldi sono anche un ottimo modo per estendere la loro clientela a persone che, se non a prezzi fortemente scontati, non avrebbero nemmeno il coraggio di entrare.

Dalla boutique Griffe, invece, la titolare si lamenta dell’Outlet che, vendendo roba non dell’ultima collezione può applicare prezzi inferiori, attirando un maggior numero di clienti. L’onda lunga dell’acquisto pare destinata a durare a lungo, almeno fino alla fine dei saldi. O dei soldi.

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