Nel film Manuale d’amore 2 si parla della tragicomica odissea di una coppia, Franco e Manuela (Fabio Volo e Barbora Bobulova), che non potendo concepire un figlio naturalmente si reca in un centro di procreazione assistita di Barcellona realizzando il sogno di diventare genitori. Storie come questa sono veramente tante ma sembra che qualcosa stia cambiando anche in Italia dopo l’intervento della Consulta. Lo scorso marzo la Corte Costituzionale ha infatti bocciato la legge 40 sulla fecondazione assistita dichiarando l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre embrioni”, dichiarando, in altre parole, anticostituzionale il limite di tre embrioni. “Rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso ora è possibile ottenere meno gravidanze multiple nelle pazienti giovani e più gravidanze nei casi difficili” spiega Andrea Borini, responsabile clinico e scientifico di Tecnobios Procreazione. Sulla base dei risultati conseguiti da sei centri Tecnobios Procreazione per il periodo maggio- luglio del 2008 e 2009 è stato possibile fare una valutazione comparativa confrontando i dati relativi a 662 prelievi di ovociti effettuati nel periodo maggio- luglio 2009 e 773 prelievi dello stesso periodo nel 2008. E’ risultato che nelle donne oltre i 35 anni la percentuale di gravidanze per trasferimento è aumentata dal 29,6% (2008) al 33,1% (2009) mentre le gravidanze gemellari sono diminuite dal 50% (2008) al 31,7% (2009). Come è noto la Legge 40 imponeva la fecondazione di ovociti e il trasferimento obbligatorio di tutti gli embrioni ottenuti elevando i casi di gravidanze multiple in donne di età inferiore ai 35 anni con una significativa diminuzione di efficacia del trattamento. Senza contare che in passato non era consentito utilizzare più ovociti nei casi di problemi legati ai gameti maschili o dovuti all’età della donna che superava i 40 anni, diminuendo, di conseguenza, le probabilità di gravidanza. Per le coppie è ora possibile avere di più di tre embrioni senza l’obbligo di impiantarli tutti insieme, con la possibilità di congelare gli embrioni non utilizzati in caso di rischio per la salute della donna, e avviare successivamente la gravidanza. In ogni modo è il medico a decidere, caso per caso, quali tecniche applicare alla sua paziente". La diagnosi pre-impianto è consentita solo per individuare le malattie genetiche come l’anemia mediterranea e la fibrosi cistica operando sugli ovociti con il metodo del globulo polare. Resta, tuttavia, preoccupante il fenomeno del cosiddetto “turismo della procreazione” di coppie che si recano nei paesi dove esistono meno restrizioni legislative” sottolinea Carlo Flamigni docente di ginecologia e ostetricia all’università di Bologna. In Spagna la legge sulla riproduzione assistita, entrata in vigore nel 1988 con il premier González e perfezionata nel 2006 da Zapatero è estesa anche a single e coppie omosessuali, consente di effettuare donazioni di gameti e soprattutto non ci sono liste d’attesa. E’ invece proibito il metodo dell’utero in affitto e scegliere il sesso del bambino se non per scopi terapeutici. E’ anche vero che in Italia "già adesso c'è un’ inversione di tendenza - precisa Andrea Borini, presidente dell'Osservatorio Turismo Procreativo - ma la situazione è ancora poco chiara e molti centri si mantengono sulla difensiva perché temono difficoltà".
Resterà poi da risolvere il problema etico degli embrioni fecondati e non impiantati che secondo l’associazione dei pazienti, potrebbe essere risolto consentendo le adozioni secondo i normali canali previsti dalla attuale legislazione italiana, Legge 4 maggio 1983 n. 184, art. 27 disponendo che «l'adozione fa assumere, al minore adottato, lo stato di figlio legittimo degli adottanti, dei quali porta anche il cognome”.Franca Iannici
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