La Fed verso un altro taglio per tranquillizzare i mercati

Domani Bernanke potrebbe decidere la riduzione di un quarto di punto Lehman: «Crescita economica debole»

nostro inviato a Chicago

Sarà un dolcetto o uno scherzetto quello che la Federal Reserve porterà, la sera di Halloween, nelle case degli americani? Al Chicago Board of Trade scommettono che la Banca centrale americana, presieduta da Ben Bernanke, ridurrà i tassi sul mercato interbancario overnight (i cosiddetti federal funds) di almeno un quarto di punto. I contratti future scambiati alla Borsa della «città del vento» indicano una probabilità del 92% per una riduzione dal 4,75% al 4,50%, mentre un restante 8% indica un taglio più cospicuo, pari a mezzo punto. Già lo scorso 18 settembre la Banca centrale Usa ha ridotto i tassi di mezzo punto, dal 5,25% al 4,75%. Ma la sforbiciata non è stata sufficiente. Da allora la crisi immobiliare, legata al mancato pagamento dei mutui, si è accentuata, i prezzi delle case sono scesi, le compravendite sono diminuite. E si rafforzano i timori che la crisi degli immobili si propaghi all’intera economia.
«Ci sono segnali chiari di paura sui mercati - dice l’amministratore delegato della Lehman Brothers, Richard Fuld - e se non sarà recessione, la crescita economica sarà comunque più debole». I segnali di contagio tra il settore immobiliare e quello manifatturiero si stanno facendo più evidenti. La Dow Chemical, il maggior fabbricante di prodotti chimici degli Usa, ha comunicato un calo dei profitti nel terzo trimestre, legato al fatto che il declino del mercato immobiliare riduce la domanda di materiali chimici da costruzione, cavi, solventi, vernici. Per gli esperti sondati da Bloomberg, la crescita economica dovrebbe rallentare, in ottobre, all’1,8%. E secondo l’indice Michigan, la fiducia dei consumatori è scesa al minimo dal marzo 2006.
Basterà il «dolcetto di Halloween» - un taglio da un quarto di punto - a tranquillizzare i mercati? Più che sulla decisione in sé, c’è attesa per le considerazioni sull’economia con cui la Fed, la sera di mercoledì 31, accompagnerà il taglio dei tassi. E c’è attesa, ovviamente, per la reazione dei mercati.

L’Europa e l’Italia guardano soprattutto ai mercati valutari, dove già venerdì il dollaro ha toccano un ennesimo minimo storico (1,4395) sull’euro. Un ribasso dei tassi allontanerà gli investitori dagli asset in dollari, indebolendo ancora la moneta americana.

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