Ai giochi di Londra sarà acqua bollente e lotta dura. E la Pellegrini ha ragione a chiedere al suo allenatore di farle svolgere un lavoro da pazzi per poter stare ancora in cima al podio. Ieri ha ribadito il concetto. Leggete un po: «Rispetto al tempo dei 200 stile libero, questo crono si rapporta più al 401 degli Europei in corta di Stettino. Sono comunque soddisfatta del negative split e del cambio ritmo. Sicuramente le sfide come queste, basate sui tempi di ogni batteria, sono più difficili da gestire al mattino, e non ho ancora i passi gara per andare più forte. Mi attendono otto mesi da vivere col fiato corto, di totale allenamento con una serie di tappe di passaggio e verifica fino alle Olimpiadi». Autoesame perfetto. Vedremo se alla fine ne uscirà più stressato lallenatore o latleta. Intanto ieri ha portato lAniene Roma alla vittoria nella 4x100 sl con un finale rush che in Italia nessuno può contrastare.
Quei due sono, invece, Max Rosolino e Ian Thorpe, appostati uno accanto allaltro nelle corsie (8 e 7) della vasca lunga di Riccione. Inseguono un sogno e vanno rispettati. Inseguono lultima partecipazione olimpica, ma forse il mondo, il resto del loro mondo corre troppo veloce. Ieri hanno provato nei 200 sl: per Thorpe solo un assaggio sul lavoro che gli toccherà da qui a giugno. Per Rosolino solo una gara di prova per infilarsi in staffetta. Ma i tempi parlano: il napoletano, campione olimpico dei 200 misti a Sydney 2000, ha nuotato in 15185 chiudendo al 15° posto e il pluricampione olimpico australiano ha segnato 15151, decimo tempo. Un abisso di lontananza dai migliori del mondo.
Resta quel certo senso romantico riassunto da Rosolino: «È stato bellissimo nuotare al fianco di Thorpe. Dalle sfide olimpiche e mondiali sono passati tanti anni ma stiamo inseguendo un sogno». Thorpe ha badato più al sodo: «Mi mancano i passi gara, i tempi sono in linea con quanto mi aspettavo».
Fra i titolati di questi campionati open riaffiora Chiara Boggiatto nei 50 rana, Fabio Scozzoli imperversa nei 100 rana, Filippo Magnini vince i 200 sl arrivando dietro allolandese Sebastiaan Verschuren, vincitore della prima serie. Magnini è il primo degli italiani in 14868. Per ora gli può bastare.
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