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Fede: «Non sono capricciosa, ma schietta»

RomaMalagò, Petrucci, Vanzina, Carraro. Ci sono tutti. C’è anche leggenda Zoff e la sempre in forma Calligaris, anche se ora fa la giornalista. Alla fine arriva pure la Idem, onorata carriera ed ennesima olimpiade in vista. Magnificenza sprecata. Le telecamere e i taccuini sono tutti fuori all’umido del circolo Canottieri Aniene, aspettando Federica Pellegrini col suo bel Magnini.
Nell’attesa qualche socio segnala alla stampa la presenza in circolo dalla coppa «Lisistrata», la seconda più vecchia del mondo. Buono a sapersi. Lei, Federica, arriva dopo due ore, pochi attimi dopo l’apparizione dell’ex Luca Marin. Olimpionica tempistica. Dentro si premia l’eccellenza del circolo, fuori si fanno i tg della sera. È Fede la notizia, lei che fa scappare gli allenatori, lei che è una delle poche medaglie sicure di Londra 2012. «Tutte le scelte dopo Alberto non mi hanno mai dato torto, non è che cambio così per capriccio e comunque disorientata non lo sono mai stata, tranquilli». Federica ribadisce la rottura con l’allenatore Federico Bonifacenti, logica conseguenza di un carattere per niente facile. Il talento c’è sempre, ma dovrà organizzarsi in tempi brevi, il divorzio col tecnico veronese arriva a sole due settimane dagli europei in vasca corta e il rischio di marasma è dietro l’angolo. Così, in vista dell’appuntamento di Stettino, la Pellegrini annuncia che resterà a Roma dove sarà seguita da Claudio Rossetto, allenatore con il quale aveva già iniziato una collaborazione sulla velocità. Racconta la Pellegrini: «Sono molto colpita da quello che è successo, non me l’aspettavo, dovrò affrontare l’ennesimo cambiamento, e non era certo in programma, ma va bene lo stesso perché sono abituata a vincere le scommesse». Per quanto riguarda la preparazione la seguirà Rossetto: «Dopo gli assoluti a dicembre deciderò a chi affidarmi, ci sono molti nomi all’estero e pochi in Italia, ma lui è certamente uno dei papabili...».
La nuova rottura sul fronte tecnico non è dovuta a questioni di cuore, dice lei: «Non si tratta di una scelta sentimentale, ad agosto ci sono le Olimpiadi e a quelle devo pensare seriamente. Per queste due settimane starò a Roma, anche se giovedì torno a Verona per parlare con i miei genitori delle decisioni da prendere, con loro devo far pace...». Il fidanzato Magnini le darà appoggio. «Sono pronto - dice - a dare consigli a Federica, ma le scelte tecniche sono sue. In un anno complicato come quello olimpico è giusto che posticipi le decisioni sul nuovo allenatore di due-tre settimane». Prima di entrare in sala Federica fa outing: «Sapete, ho un carattere schietto e sincero e questo a volte mi crea qualche problemino. Dopo la morte di Alberto Castagnetti, colmare quel vuoto è stato complicato, ma sono soddisfatta di tutte le scelte che ho fatto e che mi hanno sempre dato ragione. Vedrete che anche questa volta sarà così».

E noi ci si fida, d’altronde alternative non ce ne sono.

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