Fedeli in rivolta contro il vescovo

Marta Cerruti

Fedeli in rivolta contro il vescovo di Ventimiglia e Sanremo, monsignor Alberto Maria Careggio.
Ha infatti suscitato numerose proteste la decisione di monsignor Careggio di spostare gli uffici della Curia e la residenza vescovile dalla sede storica di Ventimiglia Alta, ritenuta ormai inadeguata ad un’attività pastorale sempre più impegnativa, alla più centrale Sanremo. Sin dal suo insediamento, avvenuto qualche anno fa, il vescovo Careggio si era di fatto trasferito a Sanremo, preferendo la «cittadina dei fiori» a Ventimiglia. Ora però il cambio di residenza si è ufficializzato.
«L’unico scopo del trasferimento - ha spiegato monsignor Lupi, portavoce del vescovo - è stato quello di servire meglio il territorio diocesano». Ma la giustificazione non è bastata agli abitanti di Ventimiglia, che ieri mattina ritrovatisi nella cattedrale per i festeggiamenti del patrono San Secondo, hanno abbandonato in massa la chiesa non appena il vescovo Careggi ha fatto il suo ingresso. Fischi e frasi offensive hanno completato la protesta estemporanea.
Già venerdì scorso, dopo che la notizia del trasferimento si era diffusa, alcuni abitanti del centro storico di Ventimiglia avevano manifestato il proprio dissenso. Radunatesi davanti al portone del palazzo vescovile, da cui era già sparita l’insegna pastorale, alcune decine di persone avevano rivolto proteste all’indirizzo di monsignor Careggi.
Tenaci, i parrocchiani di Ventimiglia continuano però a portare avanti la loro battaglia.

Ieri sera, durante un’assemblea pubblica in piazza delle Erbe alla quale hanno partecipato un centinaio di persone, è stata decisa una fiaccolata per le vie cittadine che partirà questa sera alle 21 da piazza Costituente e si concluderà davanti alla cattedrale. Inoltre per sensibilizzare quella parte di cittadinanza rimasta estranea alla decisione del vescovo, verranno affissi manifesti informativi per le vie di Ventimiglia.

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