Via al federalismo, Formigoni esulta: "È il nostro D-day"

Per la nuova Alitalia, il governatore propone: "Da Malpensa le rotte verso Nord, da Roma quelle per il Sud"

Ci siamo. Il grande sogno della Lombardia sta per realizzarsi: si parte con il federalismo. Tanto che il presidente della Regione Roberto Formigoni parla, vittorioso, di D-day. Ieri si sono riuniti i presidenti delle Regioni per recepire e valutare le proposte del governo: «Abbiamo avuto risposte certe dal presidente del Consiglio e dai ministri» spiega lui. Il governatore fa anche il punto sui temi caldi per Milano e per la Lombardia: Alitalia, Expo 2015, il futuro del Pdl, la sanità.

VIA AL FEDERALISMO
Il cammino «è complesso». E si sa. Ma Formigoni è certo: «Siamo alla vigilia o forse proprio al D-day del federalismo». Uno degli effetti benefici della riforma sarà quello «di monitorare tutti insieme l’andamento della spesa pubblica italiana, di cui oggi si sa poco». «Sorprendenti» invece, secondo il presidente, i fondi di emergenza concessi al Comune di Catania e Roma.

LA NUOVA ALITALIA
Per decidere il futuro della compagnia, che non è più una compagnia di Stato, non servono né la guerra tra Roma e Milano, né valutazioni politiche. Basta, ora si passa ai fatti, al decollo reale della nuova compagnia. Formigoni sostiene che Malpensa debba essere «il punto di partenza privilegiato per le rotte verso l’emisfero Nord, così come Fiumicino può essere il punto di partenza per le rotte verso Sud».

IL PDL GUARDI ALL’UE
Parlando in veste di vicepresidente di Forza Italia, Formigoni progetta la costituzione del Pdl: «Marciamo velocemente verso il congresso costitutivo del febbraio 2009 anche per rispettare la richiesta del Ppe». Ed è proprio al Partito popolare europeo che è bene ispirarsi «perché noi ci collochiamo tra i moderati, i liberali e i laici europei».

I MANAGER IN SANITÀ
Le regioni devono «scegliere i propri manager, ma non i primari». Portando l’esempio della Lombardia ha ribadito di avere ottenuto il pareggio di bilancio in campo sanitario dal 2002. «La Lombardia inoltre - sostiene - è ai primi posti in Italia per indice di attrattività, non solo da altre Regioni ma anche da Paesi esteri». In questi giorni al Pirellone si stanno rivedendo i criteri di accreditamento delle strutture sanitarie. «Ho indicato l’obiettivo - precisa Formigoni - di andare a un accreditamento che non sia una volta per sempre ma sia rivisto sistematicamente ed eventualmente revocato».

EXPO A TUTTA BIRRA
Meglio che le difficoltà si siano manifestate subito piuttosto che partire «con animo garibaldino» e inciampare in ostacoli dopo qualche anno. È il parere Formigoni sulle divergenze, emerse in questi mesi, sulla governance dell’Expo. «Sarebbe stato preferibile partire da subito in maniera perfettamente unitaria» ma l’Expo è un avvenimento complesso e «possono esserci dei punti di vista differenti come quelli che si sono manifestati».

Formigoni, che ha insistito parecchio per avere un cda, è soddisfatto perché oggi la sua posizione è «largamente condivisa e lo stesso governo, che si è assunto il compito di stendere i documenti che daranno vita alla governance della società, ha trovato il consenso unanime a questa proposta». Presto quindi ci sarà il relativo decreto.

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