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Federer e baby Nadal alla resa dei conti

Marco Lombardo

Quel giorno Fred Perry doveva incontrare Jean Borotra. Erano entrambi bravi, ammirati, ricercati: campioni insomma. E rivali, così che Perry escogitò la sua bravata. Ingaggiò un’indossatrice dell’alta moda parigina, la fece sedere a bordo campo, le si buttò tra le braccia con la scusa di recuperare uno smash del rivale, ricevette un bacio appassionato che attizzò la folla e annichilì l’avversario. Borotra finì per perdere, Perry si portò a casa partita e indossatrice. Era il 1931, era la terra rossa, era il Roland Garros.
Settantaquattro anni dopo il tennis è cambiato ma non troppo, perché il Roland Garros è ancora quel mix di sport e glamour che ne fa per due settimane il centro del mondo della racchetta.
La nuova stella Quest’anno c’è un favorito in più: è Rafael Nadal, 18 anni di Manacor, isola di Maiorca, che nel 2005 ha già vinto a Montecarlo, Barcellona e Roma e che con la sua maglietta arancione ha fatto levitare gli introiti della Nike. È il numero uno, se la giocherà con gli argentini Coria e Gaudio, che l’anno scorso si incontrarono in finale, con il primo che in vantaggio due set a zero e 4-1 nel terzo fu sconfitto dalla paura di vincere. È il numero uno e se la giocherà con il numero uno, Federer per intenderci: lo svizzero è reduce da 19 finali vinte consecutivamente e quest’anno ha perso finora solo due volte. Ha però un dolore al piede che lo disturba: «L’avversario più duro».
L’invencible armada Volete giocare un euro? Puntate sulla Spagna: oltre Nadal ce ne sono altri 14 nei primi cento giocatori del mondo. Su tutti Moya e le possibili sorprese Ferrer e Verdasco. Poi c’è la Francia e la sua grande speranza: Richard Gasquet, 19 anni, l’unico - insieme al lunatico Safin - ad aver sconfitto Sua Maestà Federer nel 2005. Unico (?) problema: potrebbe incontrare Nadal al terzo turno.
Forza Italia Ad Amburgo, cioè in un torneo del Master Series sia Volandri che Seppi erano approdati nei quarti di finale. Ma il secondo, Andreas l’altoatesino, è già uscito nelle qualificazioni e dunque ci resta solo il primo, Filippo, con il manipolo degli eventuali reduci del pre-torneo. Non è granché, ma Volandri sul rosso è uno dei migliori giocatori del mondo ed è appena entrato nei top 30. Potito Starace ha dato forfeit all’ultimo momento per una distorsione alla caviglia.
Donne sull’orlo... Nel tabel-

lone femminile si naviga a vista. Basti dire che la numero uno è la Davenport, una che pensava di ritirarsi già l’anno scorso. Poi c’è la Sharapova, di cui diremo, più tutte quelle russe che un anno fa portarono la Dementieva (sconfitta) e la Myskyna (vincitrice) fino in fondo. Ma la Myskyna quest’anno non passa quasi mai il primo turno e dunque si potrebbe pensare alla Kutznetsova. Poi c’erano le due belghe, ma la Clijsters è tormentata dagli infortuni e la Henin - sospetta qualcuno - è un po’ troppo gonfia. E ancora, appunto, ci sono le Williams - anzi una perché Serena si è ritirata dal torneo - e soprattutto c’è la Mauresmo, la regina di Roma, la vera favorita.
Doppio misto Flavia Pen-

netta, che, ammirata in campo ora che è sotto la cura Casal-Sanchez, fuori lo è per il suo flirt con Carlos Moya. Loro sono una delle coppie del tennis che spopoleranno al Roland Garros, dove glamour fa spesso rima con gossip. E proprio lì a Parigi sarà caccia al misterioso uomo della divina Maria, la Sharapova appunto. Lei vuole il torneo e il trono mondiale, gli altri vogliono sapere chi è il suo fidanzato, magari quel miliardario del quale lei non vuol sentir spettegolare. Insomma lei nega, ma Parigi è questa e settantaquattro anni dopo in fondo non è cambiato nulla.

Tranne che questa volta l’indossatrice sarà in campo.

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