Fedrigo sul Tourmalet Nocentini resta in giallo

Dopo una fufìga di 130 chilometri il francese la spunta in volata sull'italiano Pellizotti, altro grande protagonista della tappa del Tour de France con arrivo sulla montagna del mito. Nocentini, vantaggio invariato su Contador

Fedrigo sul Tourmalet 
Nocentini resta in giallo

Tarbes - Fuga di 130 km, scalata del "mitico" Tourmalet,  volata risolta per pochi centimetri. Due protagonisti: Franco Pellizotti e Pierrick Fedrigo. La tappa del Tour de France, da Sait-Gaudens a Tarbes di 160,5 km non ha tradito le attese della vigilia: ha vinto il francese Fedrigo, ma chi si aspettava le prime mosse da parte degli uomini di classifica, sara' rimasto certamente deluso. Niente colpi di scena e la maglia gialla resta sulle spalle di Rinaldo Nocentini, al suo terzo giorno da leader, che mantiene 6' su Alberto Contador.

Se i big delle montagne sono rimasti nell'ombra e' merito soprattutto del grande lavoro svolto dai due protagonisti di giornata, Franco Pellizotti e Pierrick Fedrigo, capaci di lanciarsi in una fuga a quattro dopo appena 30 km (insieme a Voigt e Duque), affrontare in solitaria le prime insidie vere di questa Grande Boucle, il Col d'Aspin e il 'classico' Tourmalet, e chiudere in volata poco prima di essere raggiunti dal gruppo. Alla fine ha vinto il francese Fedrigo (Boyges Telecom) alla sua seconda vittoria al Tour dopo quella di Gap nel 2006 (sempre in volata dopo una lunga fuga con l'italiano Salvatore Commesso) che ha sfruttato gli ultimi metri dal traguardo per beffare il suo compagno di fuga.

La grande collaborazione con Franco Pellizotti ha impedito al gruppo di ricucire lo strappo conquistato dalla coppia in fuga sulle dure ascese pirenaiche del Col d'Aspin e del Tourmalet, dove il vantaggio sul gruppo maglia gialla ha raggiunto anche i 5 minuti: "Non avevamo niente da perdere - afferma Pellizzotti a fine gara - Abbiamo dato tutto e alla fine ha vinto Fedrigo perche' e' stato piu' forte di me. Scalare una cima mitica come il Tourmalet in mezzo a gente splendida e' stata un'emozione bellissima". Il trentenne friulano, chiamato "Il delfino di Bibione" dai suoi fan, quest'anno e' arrivato terzo nella classifica finale del Giro d'Italia e ora si trova a 3' dal leader Nocentini, che nella tappa odierna non ha mai perso di vista i rivali piu' temibili Contador e Armstrong.

I due corridori dell'Astana non hanno preso l'iniziativa, forse in attesa delle Alpi, sebbene l'americano abbia anche guidato il gruppo per cercare di riavvicinare i due fuggitivi. Tentativo vano e tardivo: il gruppo ha provato ad accelerare il ritmo negli ultimi venti chilometri, ma e' arrivato a 34' da Fedrigo, con lo spagnolo Oscar Freire a spuntarla per il terzo posto.

Rinaldo Nocentini resta cosi' in maglia gialla: "I giorni piu' difficili sono passati. Sulla carta rimangono ancora tre o quattro giorni favorevoli per me, la mia squadra sta facendo un grande lavoro per aiutarmi a conservare la maglia gialla. Spero di poterla mantenere il piu' possibile".

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