Nuova Forza Italia, il suo Consiglio nazionale ed i suoi centomila aderenti, in nome della libertà contro comunismo e fascismo di ritorno, esprimono solidarietà militante a Vittorio Feltri.
Giancarlo Lehner
Presidente di NFI
Desidero esprimerle la mia solidarietà certo che voi del Giornale non vi farete intimidire da un organo fazioso e che a mio parere non serve a nulla, se non a mantenere i giornalisti di sinistra, che tanto amano gli Ordini, loro sacche di voti (errore non abolirli). Essendo la sinistra specialista nel perdere le elezioni, ha pensato bene di poterla imbavagliare proprio adesso che ci apprestiamo a votare nuovamente, e questo è un bel vantaggio. Complimenti a Lei e alla sua onestà intellettuale, non ci abbandoni mai.
Giuseppe Gatto
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Tutta la mia solidarietà per la sospensione inflittale dal soviet dei giornalisti, che oltre a essere ingiusta è smaccatamente strumentale, perché intesa a eliminare una voce «stonata» dal coro del conformismo giornalistico italiano.
Francesco Callà
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Sappia che sono migliaia le persone che solidarizzano con lei. Abbiamo constatato che anche nella sua categoria ci sono molti opportunisti, ma le persone per bene sono dalla sua parte. Per favore tenga duro!!!!
Clara e Roberto Massa
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Anch’io,come suggerisce Sallusti,sono Vittorio Feltri. Tutti siamo Vittorio Feltri. Lo sono e lo siamo per reazione alla sconcertante sospensione inflittagli da un anacronistico Ordine dei giornalisti che colpisce la penna di un giornalista che si distingue per essere sempre fuori dal coro, dando voce a quanti non hanno santi in paradiso e le cui opinioni non hanno altra rappresentanza che Feltri e quegli sparuti giornalisti che remano contro corrente rischiando di essere travolti dal conformismo imperante del «politicamente corretto ».Per questo la punizione dell’Ordine ha particolare significato negativo e diviene, di fatto, un alto riconoscimento. Un simbolo da appuntarsi sul petto, da esibire con legittimo orgoglio. Una certificazione dell’essere fuori dal gregge belante che vorrebbe fagocitare tutto ciò che non gli somiglia snaturandone le idee e anestetizzandone i fermenti di pensiero.
Claudio Nordi
Milano
Dopo l’editto di Gentiloni, che vuole chiudere il Giornale , ecco che i professionisti della «libertà di stampa» hanno cominciato con Feltri. Dunque, la caccia è aperta. Dopo aver vinto (per il momento!) la battaglia d’estate, il sig. Gianfrego Elisabettio Fini, trova sponda nel famigerato Ordine. Per loro libertà d’insultare, demonizzare, infangare, offendere e incitare all’eliminazione degli avversari ben contenti che qualcuno, poi, ci accoppi tutti. Rispolvereranno il «Terrore» della rivoluzione francese, nel corso del quale si procedette all’eliminazione fisica di tutti i possibili rivali della rivoluzione; sempre che il popolo, se ci faranno votare, non li seppellirà nelle urne! Forza Feltri, avanti tutta con tutta la redazione .
Gabriele Aristoidemo
Cosenza
Forza direttore, sei il più grande di tutti i tempi, non mollare e non mollarci.
Gino Bonini
Montecchio Precalcino (Vicenza)
Desidero esprimere tutta la mia solidarietà a Vittorio Feltri, giornalista. Potrei conoscere i nomi della commissione che lo ha giudicato? Oltre a essere schierati su una sponda che nulla ha a che fare con la rive gauche di Parigi,ho l’impressione che sia formata da persone frustrate che non hanno saputo emergere nello scrivere, ma solo nello schierarsi con una parte politica. L’Ordine dei giornalisti? Per questi «democratici», se tali lo fossero, dovrebbe essere eliminato.
Gianfranco Rebesani
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La mia piena solidarietà e vicinanza a Vittorio Feltri e a tutta la redazione. Mi unisco a chi propone che Feltri non obbedisca al diktat di un Ordine che imbavaglia i giornalisti sgraditi. Continui a scrivere. Che faranno? Voglio vederli mandarvi i carabinieri a sequestrare la sua macchina per scrivere e ammanettare il cervello a lui e a Sallusti. Fernando Mezzetti e-mail
Caro, anzi carissimo Direttore, personalmente «approvo ciò che dici e voglio difendere alla morte il tuo diritto di dirlo». Oggi sono anche io Vittorio Feltri, perché sei prezioso come la nostra libertà.
Fabio Turchini
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Non so cosa possiamo dire, ma soprattutto fare, noi lettori del Giornale e, a questo punto, sempre più convinti del voto dato al Cavaliere. Sicuramente piena solidarietà verbale al nostro quotidiano. Noi lettori vi sosteniamo, voi suggeriteci il modo migliore per agire: insorgere per le trasmissioni televisive Annozero , Vieni via con me ,Ballarò ? Pretendere che vengano sospesi (in tal caso a ragione) anche i direttori di altre testate giornalistiche?
Sergio Beretta
Milano
Mettere a tacere una voce fuori dal coro di questi tempi è nel miglior stile di questi omuncoli... Poi parlano di dittatura! E se Vittorio Feltri dovesse scrivere nonostante il divieto, cosa succederebbe? La spedirebbero a Guantamano o in Siberia a fare cubetti di ghiaccio? Che pena...
Fausto Maria de Filippis
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Che l’Ordine dei giornalisti comunisti (OdGC) tenti di imbavagliare chi non la pensa come piace a loro è ovvio. Per fortuna non hanno il potere di spedire in un gulag. Bisogna trovare contromosse. Due proposte: intervistare ogni giorno Feltri e pubblicare l’intervista in prima pagina. Poi indicare i «due pesi e due misure» con nomi e cognomi e verificare il rispetto del codice deontologico dei papaveri del OdGC. Parliamo dagli intrighi dentro l’Ordine e i suoi sprechi (spese per dirigenza e consiglieri), dalle battaglie per il potere. Parliamo degli scandali tenuti nascosti (acquisti di palazzi, scuole di giornalismo farlocche) ... vediamo di accendere una luce su quest’Ordine!
Franco Maloberti
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Desidero esprimerle la mia piena solidarietà per il provvedimento di sospensione, le cui motivazioni, come tutte le persone in buona fede hanno capito, sono di natura puramente politica. Grazie a lei e a Sallusti per il buon lavoro che fate, la sinistra vuole tappare la bocca a tutti i non allineati alle loro idee. Tenete duro, siamo in molti con voi.
Marco Dusi
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Tieni duro Vittorio, hai tutta la solidarietà mia e di migliaia di cittadini liberi.
Giuseppe Bonomo e-mail
Credo che da oggi tutte le persone per bene si chiameranno Vittorio Feltri. Sarebbe bello che da oggi tutte le lettere al Giornale avessero la firma del direttore! Pietro del Bono e-mail
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