Il fenomeno del Tottenham

Dice Bale: «Dopo il 4-0 abbiamo avuto una grande reazione, per me una notte incredibile: non ho mai segnato tre gol nella stessa partita, se me lo avessero detto avrei pensato che era uno scherzo». Quando era uno studente alla Whitchurch High School di Cardiff, Gareth Bale era costretto dal proprio insegnante di educazione fisica a giocare a calcio sottostando a due limitazioni particolari: poteva toccare la palla solo di prima e mai con il mancino. Il motivo? Una manifesta superiorità rispetto ai coetanei che andava in qualche modo bilanciata. I tempi della scuola però sono finiti da un pezzo, e oggi i vari Maicon e Rosales (il terzino del Twente) non possono appellarsi a nessun professor Gwyn Morris per chiedere aiuto.
La tripletta realizzata mercoledì dall'esterno gallese non ha avuto conseguenze tangibili nel cammino dell'Inter in Champions, ma le avrà sicuramente in sede di mercato. Da tempo nel mirino dei nerazzurri, la sua valutazione è destinata a lievitare sensibilmente. Nel frattempo il tecnico del Tottenham Harry Redknapp si è premurato di appendere il cartello «non in vendita» fuori dalla porta del giocatore: «Bale è un fenomeno, attualmente nel suo ruolo esistono pochi giocatori del suo livello. Metterlo sul mercato adesso significherebbe smentire le ambizioni del Tottenham, un club che vuol tornare grande e non semplicemente fare cassa».
Cresciuto come terzino sinistro nel Southampton, con il quale nel 2006 ha vinto la Premier Academy League (equivalente al nostro campionato Primavera), Bale è diventato un micidiale esterno capace di coprire tutta la fascia. Merito di Redknapp, che nel corso della passata stagione ha smesso di considerarlo una semplice riserva del terzino Assou-Ekotto avanzandone il raggio d'azione. Bale ha così potuto sfruttare al meglio il proprio mancino tagliente, risultando uno degli elementi chiave nell'inseguimento degli Spurs a quel piazzamento Champions ambito fin dal 2001, quando il club londinese divenne di proprietà della compagnia ENIC. Improvvisamente i giudizi che vedevano nel 21enne Cardiff «il miglior talento gallese dai tempi di Ryan Giggs» non sono più sembrati fuori luogo.
Debuttante in nazionale a 16 anni e 315 giorni, giocatore e marcatore più giovane di sempre nella storia del Galles, nella stagione attuale Bale è partito con il piede giusto sin dalle prime uscite.

Nel preliminare di Champions contro lo Young Boys erano partite dal suo sinistro tutte e quattro le reti realizzate al White Heart Lane dagli Spurs, che avevano ribaltato il 2-3 patito in Svizzera. Quindi autogol provocato contro il Werder Brema, rete al Twente, tripletta all'Inter. Il nuovo Re Mida del pallone batte bandiera gallese.

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