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Fereggiano: il Consiglio non vuole indagare

Fereggiano: il Consiglio non vuole indagare

Sul caso Fereggiano la Provincia non vuole inchieste. Insomma, meno si parla della questione meglio è. O, almeno, così sembrerebbe, visto che il consiglio di Palazzo Spinola ha negato il consenso a creare una commissione provinciale per verificare la situazione idraulica del Fereggiano così come chiesto dall’opposizione. «Abbiamo chiesto la convocazione di una commissione consiliare come da prassi consolidata e da regolamento - spiega Massimo Pernigotti, consigliere di Liguria Moderata eletto nella lista Biasotti - volevamo anche capire quali sono le autorizzazioni date dalla Provincia in tale ambito, vista anche la disastrosa esondazione del torrente durante l’ultima alluvione. E più in generale per adempiere a un dovere preciso di controllo del territorio per quanto accaduto a inizio novembre». Invece nulla di fatto e l’opposizione non ne vede le ragioni. «Per norma e tradizione - continuano i consiglieri in un comunicato che porta le firme, oltre che di Pernigotti anche di Bianchini, Barsotti, Maggi e Oliveri - la Provincia non ha mai negato commissioni attinenti a situazioni gravi accadute sul territorio e di competenza anche dell’ente. Anzi, molto spesso le commissioni fuori sede sono state organizzate per opere diretta della maggioranza, commissioni che non avevano e non hanno avuto alcun altro obiettivo se non quello di dimostrare le capacità delle Provincia in ambito manutentivo o anche progettuale, molto spesso attraverso una pratica di autoreferenza. Siamo molto rammaricati di quello che è accaduto, anche perché lo ribadiamo, non era mai accaduto prima».
La risposta di Clara Sterlick, consigliere del Gruppo Ulivo Pd, presidente della 2ª commissione consiliare in Provincia infatti ha scritto ai consiglieri Rotunno, Muzio, Vaccarezza, Farina, Pernigotti, Oliveri e il dipietrista Ferretti, che «in riferimento alla richiesta di convocazione di commissione si è interpellato il presidente del consiglio Gioia che ritiene inopportuno fare un sopralluogo dei rivi Carrega e Ferreggiano. Verrà invece convocata una commissione avente all’ordine del giorno i piani di bacino del torrente Bisagno».


Di conseguenza non sarà probabilmente nemmeno ottemperato alla seconda richiesta dei consiglieri di opposizione che avevano chiesto al presidente di mettere a disposizione dei commissari copia della documentazione relativa ai provvedimento autorizzativi dati dalla Provincia di Genova su quei torrenti.

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