Una fermata del metrò a 500 metri da casa per il 58% dei milanesi

Rivoluzione sottoterra e per la vita dei pendolari, se nel 2015 i milanesi con una fermata della metropolitana a 500 metri da casa passeranno dal 41,1% attuale al 58,3, che significa il 42 per cento della popolazione servita in più. Ma i progetti della linea 4 Lorenteggio-Linate e della 5 Bignami-San Siro, a cui ieri la giunta comunale ha dato un’accelerata in vista del Cipe di luglio dove (sorprese a parte) dovrebbe ottenere i finanziamenti statali, cambieranno anche il volto dei quartieri. La costruzione delle fermate del secondo tronco della M5 da Garibaldi a San Siro, di cui ieri Palazzo Marino ha approvato il progetto definitivo, porterà con sè le sistemazioni in superficie di via dei Rospigliosi ad esempio, piazzale Segesta, Cimitero Monumentale, Lotto, via Domodossola. Creerà 11.400 metri quadrati di nuove aree verdi (con oltre 20mila alberi) e 8.100 metri quadri di spazi gioco per i bimbi o aree per gli anziani. In arrivo anche nuovi parcheggi di interscambio - in via Harar, dei Rospigliosi, Silva e viale Scarampo - per un totale di 2.830 posti auto. «Avveniristica», assicura l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci, sarà la fermata «Tre Torri», proprio al centro di Citylife: una grande piazza rialzata farà da tetto alla stazione, con un centro commerciale per un pò di shopping aspettando il metrò. Quando partirà nel 2014 sarà la prima linea sotterranea italiana interamente automatizzata, senza conducente. Il tratto completo della M4 sarà in funzione invece nel 2015, ieri la giunta ha approvato una modifica allo statuto della società mista di gestione, in una chiave di maggior tutela al Comune sul privato.
Passaggi istituzionali che valgono anche come pressing su Roma, dove Milano è in pista per ottenere i finanziamenti alle due linee nella seduta del Cipe a luglio. La data non è fissata ma il sindaco Moratti assicura che non ci saranno slittamenti a settembre, «è confermato». E non ha dubbi che si parlerà dei progetti milanesi perchè il 15 e 16 luglio sono convocate presso il Ministero delle infrastrutture le conferenze dei servizi con all’ordine del giorno rispettivamente la M4 e la 5. L’«anticamera» per il Cipe.

«Grazie ad un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro fatti da governo, Comune e privati, il completamento della linea 4 e 5 farà di Milano una città all’avanguardia in Europa nel trasporto pubblico locale - afferma il sindaco -. É un investimento, nato grazie ad Expo, che crea anche occupazione».

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