Fermate trenta persone nell’area attorno al Vaticano

Il XVII Gruppo dei vigili urbani (Prati) continua la sua fatica di Sisifo, effettuando operazioni di contrasto del degrado urbano - così come prevede la recente ordinanza anti-bivacco - nella zona del Vaticano. La squadra giudiziaria della Municipale, insomma, «bonifica» piazze e giardini, ma dopo qualche giorno tutto torna come prima. L’altra notte sono state fermate una trentina di persone. A piazza Risorgimento tre cingalesi che bivaccano nei giardini; sotto i portici di piazza Pio XII e nei giardini di Borgo Santo Spirito è stato sgomberato una sorta di accampamento di una ventina di immigrati tra polacchi e romeni. Lungo le banchine del Tevere, dentro strutture demaniali della Capitaneria di Porto, in mezzo a siringhe e cucchiaini, sono stati trovati 7 uomini nordafricani, due ungheresi e due italiane accompagnati presso l’Ufficio stranieri della Questura per l’identificazione. «Queste operazioni fanno parte del progetto di prossimità del Corpo per contrastare il degrado urbano così come espressamente disposto dal sindaco Alemanno - ha spiegato Angelo Giuliani, comandante del Corpo della Polizia municipale -. Sono molto soddisfatto per l’ottimo lavoro che stanno facendo gli uomini e le donne della Polizia municipale». A carico delle persone fermate nel corso della notte dal personale del XVII Gruppo sono stati accertati numerosissimi precedenti penali: D.M. marocchino di anni 43, febbraio 1998 furto pluriaggravato e violazione di sigilli, settembre 1999 arresto per detenzione e spaccio, ottobre 1999 arresto per detenzione e spaccio, gennaio 2001 spaccio, luglio 2001 ordine di arresto, marzo 2002 detenzione spaccio sostanze stupefacenti ed evasione arresti domiciliari, 31 marzo 2003 arresto furto aggravato, 17 dicembre 2006 inottemperanza ordine di espulsione, 20 dicembre 2006 lesioni dolose e ricettazione, marzo 2008 spaccio; E.K.N, marocchino di anni 37, aprile 2001 resistenza e minacce a pubblico ufficiale, ottobre 2002 arresto per spaccio, novembre 2004 spaccio, giugno 2006 espulsione, giugno 2007 furto, novembre 2007 detenzione stupefacenti; H.O. ungherese di anni 31, nel 1989 ordine rimpatrio, nel 1999 una espulsione, gennaio 20001 rissa con furto aggravata dall’uso di armi, maggio 2003 arresto per rissa, luglio 2003 provvedimento espulsione; T.Z. ungherese di anni 24, nel 2006 arrestata per spaccio di stupefacente in concorso; F.A.

algerino di anni 43, arrestato nel novembre 93 per tentato furto, marzo 94 detenzione stupefacenti, luglio 1997 lesioni, dicembre 1997 furto, gennaio 1998 tentato furto aggravato, ottobre 1998 borseggio, luglio 1999 tentato furto aggravato, dicembre 1999 furto, gennaio 2001 furto aggravato, settembre 2001 furto aggravato, marzo 2002 furto aggravato, settembre 2002 tentato furto, febbraio 2004 resistenza a pubblico ufficiale, aprile 2006 detenzione e spaccio, agosto 2006 espulsione, ottobre 2006 furto. Di fronte a questi elenchi viene da chiedersi: «Che penserà il magistrato di turno che deve decidere»? Il problema della sicurezza - percepita o meno - ruota tutto intorno a questa domanda.

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