«Fermiamo Habacuc»

Porte chiuse, in Europa e in tutte le principali manifestazioni culturali del pianeta. Se lo augura Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea.
Lei è stato il primo a reagire in modo costruttivo dopo la pubblicazione della notizia.
«Sono profondamente sdegnato, quello non è un artista ma un personaggio immondo».
È anche pericoloso?
«Chi tortura in questo modo un povero cane randagio domani può farlo con un bambino, con una donna, con un uomo. Il suo messaggio è un insegnamento devastante per i giovani».
Quindi?
«Non merita né accesso né ospitalità in alcuna mostra artistica. Teniamo porte ben sbarrate a chi ha dato una lezione terribile. Questo orrore offende l’arte e milioni di cittadini che amano gli animali e li rispettano».
Isolare Habacuc non sembra impresa facile. Ma l’Europa cosa potrebbe fare per fermare questo personaggio?
«Potrebbe isolarlo e bandirlo dalla scena internazionale».
E come?
«Ovviamente non possiamo imporre ai 27 paesi europei di allontanarlo per legge ma si può indurre i vari paesi a metterlo al bando se dovesse chiedere di esporre in un qualsiasi museo della Ue».


E in Italia?
«Io spero che il ministro della Cultura si attivi perché il nostro sia il primo paese a dare il buon esempio e a prendere le dovute distanze. Inoltre dovrebbe fare un giro di telefonate ai suoi colleghi europei».

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