Ferragosto al museo Brera fa il record con dodicimila visite

Ferragosto al museo Brera fa il record con dodicimila visite

La Moratti si prende una rivincita. Stesso giorno, due anni fa, non aveva trovato scuse: «Troppi negozi chiusi, Milano può e deve offrire di più anche ad agosto». Ferragosto 2009, l’aria è cambiata: «La città non è più un deserto, siamo riusciti a migliorare, ci siamo quasi». Da una parte il rischio delle serrande selvagge che quest’estate sembra scongiurato. Dall’altra il boom delle mostre, che fa dire senza dubbi che «la cultura è un investimento e una risorsa per la città». Ammissione del sindaco che potrebbe salvare dai tagli previsti a settembre uno dei settori che è sempre in cima alla lista dei condannati al risparmio. Piuttosto, «compatibilmente con il bilancio» Letizia Moratti intende «rafforzare l’accesso gratuito a mostre ed eventi». Quasi inevitabile, di fronte a fenomeni come quello del 15 agosto, con la Pinacoteca di Brera aperta gratis dalle 8.30 alle 23 per festeggiare i 200 anni dall’inaugurazione. E presa d’assalto fin dalle prime ore, con centinaia di persone in coda lungo le scalinate e in via Brera. A fine giornata se ne contano 12mila, che hanno ammirato i 5mila metri quadri dell’orto botanico (dove il Comune organizza durante l’anno corsi per i bimbi), si sono fermati davanti allo «Sposalizio della Vergine» di Raffaello appena restituito al pubblico dopo il restauro, o al Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova: il gesso alto più di tre metri è tornato nei saloni il 5 maggio dopo un importante intervento. «La Pinacoteca conserva tante statue che non sono visibili al pubblico per mancanza di spazi - riferisce il sindaco - per questo abbiamo in progetto un Museo dei gessi». Successo straordinario per la Pinacoteca: in tutto il 2008 sono entrate 200mila persone, il 15 agosto il 6% dell’intero anno. Una festa nella festa. «Se avessimo avuto 7mila visite saremmo andati oltre le aspettative, così sono inorgoglita. Sono felice perchè il pubblico invece di andare all’Idroscalo ha scelto di mettersi in coda per il museo», ammette la soprintendente Sandrina Bandera.
Ma è andata bene anche negli altri musei della città aperti anche a ferragosto, da Palazzo Reale al Castello al Pac. Oltre 4mila ingressi, un migliaio in più rispetto al 2008. E il riavvicinamento alla cultura si registra già da qualche mese, se si considera che tra gennaio e metà agosto il numero dei visitatori alle mostre del Comune è cresciute del 29,5% rispetto ad un anno fa. Un fenomeno tastato di persona dal sindaco, che nel tour di ferragosto in città - tra la visita al comando dei vigili e il pranzo all’hotel Marriott offerto dal Comune a 1.500 anziani - ha inserito la tappa alla Pinacoteca. E ha ammesso: «Bisogna rafforzare l’offerta di eventi gratuiti. Creano interesse in chi non ce l’ha ancora o lo rafforzano. Rientra anche nelle politiche sociali».
Un mix tra incentivi economici, eventi culturali e non, è quello che ha convinto più negozianti a tenere aperto ad agosto. «Il Comune ha informato in tempo utile delle iniziative che voleva fare in città, e rispetto a due anni fa c’è un nuovo assessore al Commercio, Giovanni Terzi, che ha collaborato con Unione del commercio e albergatori per arrivare a questo risultato», sostiene il sindaco. Numeri alla mano: nella prima settimana solo 103 negozianti sui 7.668 che avevano dichiarato l’apertura hanno sgarrato, l’1,3%.

«C’è stato lavoro di squadra e Milano è sempre più aperta e più viva». Positivi - e «saranno bissati a Natale», anticipa Terzi - i buoni lavoro che hanno permesso a un’ottantina di giovani di guadagnarsi 8 euro all’ora lavorando nei negozi e ai titolari di avere manodopera in più.

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