Jacopo Granzotto
Basterebbe il programma a giustificare una segnalazione da cinque pallini. Concerto per piano n.17 di Mozart, suite dal «Pulcinella» di Stravinski e serenata per archi di Ciajkovskij. Una suite che farebbe la felicità di qualsiasi ascoltatore di buona musica tout court. Alleccellente scaletta, condotta dalla mano sapiente di Antonio Pappano, direttore stabile dellorchestra di Santa Cecilia, partecipa Lang Lang, funambolo cinese del pianoforte. Dunque, se ancora non siete partiti per Ferragosto, il suggerimento a raggiungere Cortona, in Toscana, (200 chilometri circa dalla capitale) è doveroso.
Questa sera al Teatro Signorelli il «Tuscan Sun Festival» propone il concerto dellOrchestra da camera della Royal Opera House di Londra diretta da Antonio Pappano, un gradito ritorno. Quanto a Lang Lang, star di livello mondiale, è uno dei pochi musicisti in grado di convogliare nella classica la generazione dei giovanissimi che ancora hanno orecchie per intendere. Il tutto senza eccedere in deleteri personalismi.
Stravinski scrisse lopera «Pulcinella» su musiche di Pergolesi nel 1920, in pieno periodo neoclassico. Anni segnati anche da un altro lavoro, l«Ottetto» (1923) per strumenti a fiato. Entrambe le opere presentano il tratto distintivo di questo periodo: il ritorno del musicista russo agli stilemi della musica antica. Questa svolta neoclassica o meglio - per usare il termine preferito dal compositore - «formalista», comportò labbandono delle grandi orchestre impiegate per i balletti. In queste nuove opere Stravinskij opta per organici variamente ridotti, tali da conferire a ciascuna composizione una «tinta» caratteristica.
Il concerto 17 di Mozart è, invece, nel lotto dei tre-quattro migliori del compositore austriaco. Del resto Mozart nel 1784 è nel pieno della giovinezza, ha 28 anni, è allapice della fama e soprattutto è dove ogni musicista della sua epoca avrebbe voluto essere: a Vienna, la capitale culturale dellEuropa musicale dellepoca. E questatmosfera elettrizzante si fa sentire: Mozart scrive a distanza di mesi la bellezza di sei concerti per piano e orchestra; è un dilagare del suo genio, finalmente libero di esprimersi, come un fiume in piena e la musica di questo concerto sembra proprio questo: cascate di note che scendono libere, sgorgano naturali e vivaci dagli strumenti. Il II tempo è il più bello, un andante struggente, in cui si alternano momenti di serenità in cui l pianoforte canta cristallino e solitario a tratti di serietà quasi maestosa con lorchestra che riprende e gli archi che incedono solenni. Dopo questo momento così intimo e commovente ecco che arriva il III movimento. La melodia di questo allegretto ricorda in effetti il canto di Papageno (un uccello parlante) nel Flauto Magico e sembra davvero il cinguettare garrulo di un uccellino, soprattutto nel brioso e scherzoso presto finale.
Domani sera tocca ancora a Lang Lang, al baritono Dmitri Hvorostovsky e allavvenente (e musicalmente impetuosa) violoncellista Nina Kotova. Tutti insieme per un recital con la New European Strings Orchestra, sotto la guida del maestro Dmitri Sitkovetsky.
Per il festival toscano si tratta della IV edizione. Colpisce non solo leccezionalità dei nomi, lunicità di alcune date, la presenza di star, ma soprattutto la straordinaria qualità nellintero arco dei 15 giorni della rassegna con un livello altissimo per ognuno dei singoli concerti. Un cartellone unico in Italia e tra i pochissimi in Europa. Così come colpisce, gli stessi artisti per primi, quella felice condizione che fa del festival unoccasione ambita dai musicisti stessi per incontrarsi, stare insieme, fare comunità, con il pubblico che condivide questo spirito quando lì incontra tra una prova e laltra, in giro per la città o seduti al Caffè del Teatro, ormai un «salotto» del Festival. «Adoro essere lì a Cortona ha detto Pappano -.
Linizio dei concerti è alle ore 21. Prenotazioni allo 899-666805.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.