Guido Mattioni
da Milano
In principio, fu un pensierino estivo. Uno di quelli che ti vengono quando non ce la fai proprio più a leggere lultima dichiarazione di Romano Prodi, mentre lo sguardo evade e va a inchiodarsi - beato - sullacqua azzurra lì di fronte. Un pensierino impertinente, ma assolutamente legittimo. Condivisibile dai più: «Ancora politica? Cribbio, mi consenta, non ne parliamo nemmeno!».
Del resto, ragionano come maître-à-penser de-ideologizzati la Casalinga di Voghera e il suo omologo maschile (chessò, potrebbe andare bene il Ragioniere di Oppido Mamertina?), chi glielo farà mai fare a uno come Berlusconi di rompersi ancora le scatole ad ascoltare Diliberto o Pecoraro Scanio? Ma che si goda - lui che può - il Bendidio che ha!
Così quel pensierino impertinente, in una notte di mezza estate, deve essere passato e ripassato insistente nella testa dellex premier in versione rilassata e privata, assente la moglie Veronica ma con Mamma Rosa accanto. Passando e ripassando il pensierino ha preso corpo. Ed è stata subito festa. Anzi, due. In altrettante serate, una da amici e una chez lui. Con un Cavaliere - manco a dirlo - instancabile superstar. A cantare e ballare. A far scintille. Anzi - come vedremo - perfino lapilli.
Lunedì 14, visto che in Costa Smeralda altro che feste non si può organizzare, è andata in scena quella cosiddetta di Pre-Ferragosto a casa della coppia Anna Bettz-Sergio Di Cesare, con 170 ospiti placée, ovvero con le gambe sotto il tavolo. Lei, al secolo Anna Bettozzi, bionda e conturbante ex immobiliarista poi divenuta cantante rock con un certo successo (si narra) in America e in Russia; lui trader petrolifero romano allenato a ricevere ospiti a centinaia anche nella sua grande villa sullAppia Antica.
Chi cera, assicura che Berlusconi non si è limitato a un onnicomprensivo e passeggero saluto «papale» degli invitati. Invece, quasi fosse ancora (o già?) in campagna elettorale, si è seduto uno dopo laltro a tutti i tavoli, scambiando battute e tenendo banco, autodefinendosi addirittura il «vecchierello». Chi? Lui? Lex premier si è lanciato in unora e mezzo di danze scatenate, intervallate soltanto dalle «chiamate» sul palco. Andate tutte esaudite. E la serata, tra un Silvio in versione crooner, un duetto con il fido Mariano Apicella e un ritorno al microfono dellex Aquila di Ligonchio, alias Iva Zanicchi, è scivolata via così fino al gran finale pirotecnico chiuso - «Ohhhh!» di meraviglia dobbligo - dalla scritta «Forza Silvio» rimasta a brillare per un attimo nel buio prima di piovere sul mare di Sardegna.
Quisquilie, rispetto a quanto andato in scena la sera dopo a casa Berlusconi per la «vera» (noblesse oblige) festa di Ferragosto.
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