Gianandrea Zagato
I diessini stoppano inquietudini e veti contro il candidato sindaco Bruno Ferrante. E trovano sponda nella Margherita che esprime apprezzamento per lex prefetto. Alleati per fornire prova dunità dellUnione milanese a fronte di un pronostico elettorale da ribaltare. Tutto bene almeno allapparenza: infatti, allo Sdi non va giù laccordo «segreto» siglato tra Ds e Margherita.
Quellintesa raggiunta nel chiuso delle segreterie che «manda a farsi benedire il metodo, tanto sbandierato, della scelta collegiale dellUnione». Questione che suggerisce allo Sdi di «presentare un nostro candidato sindaco alle primarie» fa sapere Alberto Grancini, assessore alla Sicurezza della Provincia di Milano. Che avverte: «Ferrante ha dato la sua disponibilità. Due partiti dellUnione lhanno accettata senza appello. E, quindi, è venuta meno quella collegialità garantita almeno a parole». Come dire: «Quando Alberto Mattioli dalle colonne del Giornale conferma la tesi secondo cui laccordo segreto tra Margherita e Ds sulla candidatura Ferrante risolve i problemi tra i due partiti e manda a farsi benedire il metodo, be vuol dire che la candidatura dellex prefetto è nata allinterno di alcuni partiti ma con lesclusione di altri».
Unoccasione persa, annota Grancini, per quellUnione che spera di rivolgersi anche a chi non si riconosce nellUnione e che, oggi, è necessario per conquistare Palazzo Marino. E se lesponente dello Sdi «assolve» Ferrante «perché uomo di grandi qualità e di provato equilibrio non può essere il candidato di una parte, come dichiarato invece da Mattioli con le sue improvvide affermazioni», non ci pensa una volta in più a definire quella dellex prefetto «una candidatura da primarie: è uno dei tanti che corrono e con lui ci sarà anche il candidato dellarea socialista e radicale». Un nome e cognome in più, che saggiunge alla quaterna già in lizza per le primarie, con Bruno Ferrante, Davide Corritore, Milly Moratti e Dario Fo. Quartetto dove lunica certezza è il sostegno garantito da Rifondazione comunista a Dario Fo: «Appoggiando Fo pensiamo a un governo diverso della città, che sente la necessità di cambiare. Le primarie del 29 gennaio stabiliranno chi guiderà il progetto di trasformazione. Se Ferrante prevarrà Rifondazione lo appoggerà, con un sostegno leale. Ma, attenzione, le primarie saggiano anche i pesi delle forze della coalizione» avverte Daniele Farina, consigliere comunale Prc.
Avvertenza che la squadra di governo del centrosinistra non può «non tenere conto della forza di Rifondazione». Sfida non facile per Ferrante che in due mesi deve convincere tutti, anche quella «quella parte esigua dellex partito socialista che pretende adesso di dare lezioni urbi et orbi» come dichiara la Margherita.
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