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Ferrara rilancia Trezeguet «Mettiamo pressione all’Inter»

TorinoDimenticare Roma per (ri)conquistare Roma. La Juve inizia oggi il suo tour de force fatto di sette partite in ventitré giorni. Si comincia dalla capitale e dallo stadio Olimpico, dove due settimane fa ha brillato la stella di Diego, autore di una doppietta e di una partita da urlo: il numero 28 sarà naturalmente al suo posto così come Amauri, entrambi freschi e riposati visto che per motivi diversi non sono stati convocati in nazionale. «Per me non sarà un problema se in futuro anche Diego e qualcun altro dovesse essere chiamato - ha detto ieri Ferrara -. L'importante è che tutti riescano a rientrare con lo spirito giusto». Oggi ci sarà la prima controprova, visto che nei giorni scorsi la Juve ha fatto a meno di quindici elementi: «Qualche cambio sarò costretto a farlo - spiega il tecnico bianconero -. Iaquinta? Ha giocato entrambe le partite in azzurro e ha avuto un bel dispendio di energie». Considerato che Del Piero non è stato convocato per il solito dolore alla coscia sinistra (anche se Ferrara, a ora di pranzo, si era detto certo di poterlo portare con sé), potrebbe allora essere arrivato il momento di Trezeguet, ancora zero minuti all'attivo e - come dichiarato dallo stesso francese - pronto a lasciare Torino a fine stagione: «Ero a conoscenza delle sue intenzioni - ammette Ferrara -. Ha sentito il bisogno di esternarle a tutti e va bene così, anche se forse sarebbe stato preferibile annunciare il tutto successivamente».
La Juve è comunque convinta di star bene, con Grosso pronto a prendere possesso della fascia sinistra e Cannavaro magari destinato alla panchina per prendere un po' di fiato visto che poi martedì, contro il Bordeaux, sarà Chiellini a rimanere seduto causa squalifica. Felipe Melo, in compenso, si aggregherà al gruppo direttamente a Roma dopo le fatiche (e il quasi abituale cartellino, rosso questa volta) con la Seleçao: «Sarà pronto per giocare - è sicuro Ferrara - e il suo temperamento mi piace molto. Deve solo imparare a non superare certi limiti». Vecchio discorso, che però appassiona il buon Ciro più delle solite polemiche con l'Inter: «Sinceramente, mi sono stancato di dovere replicare ogni volta che qualcuno apre bocca. Dopo di che, mi sarei stupito se Moratti avesse detto che avrebbe tifato Juve.

Anzi, a dirla tutta, la sua reazione conferma che la Juve sta mettendo un po' di pressione sul campionato».

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