Bernardo Guidi
Silverstone - Profeta in patria. SuperHamilton ha messo un altro tassello sul brillante mosaico che compone la sua ancor breve carriera. Un successo perentorio, alla Senna, quello del talentuoso pilota inglese. In un Gran Premio di Gran Bretagna pazzo a causa di un meteo imprevedibile che ha portato sul podio anche Nick Heidfeld e il trentaseienne Rubens Barrichello che non si piazzava fra i primi tre dal 2005. Un risultato condizionato da un temporale piombato sulla zona a un terzo della corsa.
Ma la Ferrari, evidentemente, non dispone di un mago della pioggia. Anzi la scelta delle gomme da bagnato sta diventando per la scuderia di Maranello un vero e proprio tallone d’Achille. Come già quest’anno era successo a Montecarlo, le variabili hanno pesantemente influito sul bilancio rosso: Raikkonen quarto, doppiato, e un inguardabile Felipe Massa ultimissimo staccato di due giri. Uno dei bilanci peggiori degli ultimi anni, se si escludono quelli determinati da incidenti o da guasti. Anche perché le F2008 sono molto competitive. Come dimostra il giro più veloce ottenuto dal pilota finlandese.
Al termine di una gara pazza, con sette concorrenti eliminati per incidenti e uscite di pista, il Mondiale, giunto al giro di boa, diventa infuocato, con tre piloti alla pari (Raikkonen, Massa e Hamilton) in testa alla classifica e quattro racchiusi in due punti, visto che Kubica pur andando in bianco, è sempre attaccato ai primi.
Hamilton, in gradissima forma, ha corso alla Senna, sin dalla partenza, quando con uno scatto (e con la complicità del compagno di squadra Kovalainen che insieme a Mark Webber ha rallentato Raikkonen) si è subito piazzato in seconda posizione. Scatenato, l’inglese a quinto giro è andato in testa e nessuno l’ha più visto. L’unico che sembrava poter tenere il ritmo di Lewis era proprio Kimi che, con la pista che si stava asciugando, aveva recuperato lo svantaggio iniziale. Ma quando è cominciato il carosello dei pit stop, ai box Ferrari è stato deciso di non cambiare le gomme da pioggia standard. Un azzardo: ci sono 50 per cento di possibilità di azzeccare o di sbagliare. Purtroppo per il Cavallino, la scelta si è rivelata errata. Il finlandese ha perso terreno e posizioni. E non c’è stato più nulla da fare, se non di recuperare qualcosa negli ultimi giri.
«E’ stata la squadra a decidere - ha detto Raikkonen, deluso ma non troppo turbato -. La vettura andava molto bene e l’errore che abbiamo commesso, perchè si vince e si perde tutti insieme, è costato molto. Bisogna dire che la situazione era difficile, non abbiamo avuto fortuna. Se guardo alle ultime quattro gare ho soltanto rimpianti. A Montecarlo ci eravamo svegliati tardi, in Canada c’è stato il tamponamento di Hamilton, in Francia ho rotto lo scarico e qui non abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare. Peccato. Però non posso che essere fiducioso. Sono in testa alla classifica, devo pensare positivo».
Anche Massa, autore di cinque testa-coda, sin dal secondo giro, ha archiviato una delle sue gare più brutte pensando al futuro: «Devo dimenticare questa giornata. Non era la mia corsa. Venerdì avevo sbattuto, non per colpa mia, scivolando sull’olio. Sabato c’era stato il problema del dado della ruota che non si avvitava.
Durante il Gran Premio ho fatto tanti sbagli. Ma, ancora una volta, proprio questa corsa ha fatto vedere che basta un risultato per rovesciare la situazione. Dobbiamo guardare avanti». E magari dare anche un’occhio alle nuvole che arrivano- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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