Roma - «Per me l'espulsione di Franco Turigliatto (nella foto) è francamente inevitabile». Lo ha detto il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, a proposito del senatore del Prc che non ha votato a favore delle comunicazioni di Massimo D'Alema sulla politica estera del governo. «È una questione di pulizia della politica. Nel suo caso, eletto in una lista, senza preferenze, c'è una sorta di mandato imperativo. Il suo comportamento -ha aggiunto- ha creato un danno enorme, la gente ci ha votato sulla base di un mandato per far lavorare Romano Prodi, anche sulla base di divisioni e discussioni, ma per far sì che prosegua il suo lavoro. Credo -ha concluso il ministro del Prc- che tutta l'Italia di centrosinistra ancora sia stupita da quello che ha fatto».
La direzione di Rifondazione comunista deciderà con ogni probabilità già nella giornata di domani l'esclusione dal partito di Turigliatto.
La decisione sull'esclusione di Turigliatto, che fa parte della direzione per l'area trotzkista Sinistra critica, accreditata di un 7% circa all'ultimo congresso del partito, sarà determinata dal combinato disposto della decisione politica della direzione e di quella disciplinare del Collegio nazionale di garanzia del Prc, presieduto da Guido Cappelloni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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