Ferrovie: "All'estero aumenta la richiesta dei nostri biglietti"

La notizia più curiosa è che stanno aumentando le vendite di biglietti ferroviari italiani all’estero. È un segnale inequivocabile di interesse turistico per il nostro Paese: chi programma un viaggio in Italia, pensa anche agli spostamenti interni al nostro Paese. Lo rivela Gianfranco Battisti, direttore della passeggeri nazionale ed internazionale di Trenitalia: «Sono tre anni - racconta - che abbiamo creato un sistema di piattaforme commerciali all’estero, che danno risultati di rilievo. Solo questo segmento ha fatturato, lo scorso anno, circa 300 milioni di euro». Quanto i ricavi di una media azienda. E dove si vendono? «Molti flussi, come sempre, arrivano da Francia, Germania e Gran Bretagna - spiega Battisti -. Ma quest’anno stiamo notando una notevole crescita di acquisti dagli Stati Uniti, e segnali d’interesse da Paesi emergenti quali India, Cina, Indonesia». Tutto questo si riflette direttamente sul turismo italiano, sul quale Battisti ha un punto di osservazione come membro del direttivo nazionale di Federturismo. «A Pasqua l’occupazione negli hotel italiani è aumentata del 4-5% rispetto allo scorso anno. Dato di buon auspicio per l’estate».

Ma veniamo ai treni. «La crescita qui è stata superiore: 10% nei ricavi, con un interesse concentrato sulle città d’arte e verso il Sud. Treni al completo per Firenze, Venezia e Roma. Anche l’offerta aggiuntiva di 15mila posti, in gran parte per il Sud, è stata assorbita repentinamente dal mercato». E l’Alta Velocità? «A gonfie vele.

Da inizio anno cresce del 20%, grazie anche all’offerta sulla Roma-Milano aumentata del 36%». Segnali di ripresa? «Sicuramente. Da un lato siamo anticiclici, dall’altro la migliore offerta cattura anche nuova clientela». P.S.

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