Festa azzurra a base di pesce Menù «di magro» ed entusiasmo alla conclusione della campagna

Anche stavolta l’avvocato Roberto Cassinelli, nella duplice veste di commissario metropolitano del partito azzurro e anfitrione, ha dato sfogo alla riconosciuta professionalità di chi non lascia mai nulla al caso. Ne è scaturita, l’altra sera all’Hotel Sheraton dell’aeroporto, una cerimonia di fine-campagna elettorale di Forza Italia particolarmente festosa, informale, cordiale, e soprattutto riuscita dal punto di vista organizzativo, culinario e canoro. Ugole d’oro, su tutti, lo stesso Cassinelli e il collaudatissimo Alfredo Biondi che ha intonato, senza stecche avvertibili, l’immancabile «Azzurro» di celentaniana memoria.
Presenti in sala e soprattutto a tavola, fino a tarda ora, settecento persone entusiaste, a partire dal ministro delle Attività produttive Claudio Scajola, per proseguire, oltre a Biondi - trascinante oratore e nobile forchetta -, col politologo don Gianni Baget Bozzo, il coordinatore regionale Enrico Nan, il senatore Luigi Grillo, gli onorevoli Gabriella Mondello e Ferruccio Saro, il talent scout Michele Scandroglio e una moltitudine di candidati alla Camera e al Senato. Sontuoso, ma rigorosamente «di magro», il menù, in considerazione del rispetto del venerdì. L’aperitivo, dunque, è stato accompagnato da gamberi fritti e olive ascolane (che pare si sposino meglio col pescato di pregio), prima che fosse introdotto l’antipasto a base di carpaccio di polpo, soppressato e tagliato a fettine sottili (un’autentica leccornia nobilitata e diffusa a suo tempo dallo chef Pino Re). I più maliziosi hanno osato chiedere «Tonno all’olio d’Ulivo» (con oscuro riferimento politico al leader della parte avversa), ma si è trattato solo di una provocazione estemporanea, subito smentita dai fatti. Il primo piatto, perciò, ha decretato il trionfo dei ravioli magri conditi con salsa di asparagi e pecorino: spariti in un lampo, qualcuno ha fatto pure la scarpetta.
Ma nessuno s’è sognato di rinunciare al secondo: orata di scoglio in cartoccio, accompagnata da gamberoni adagiati su un letto di patate quarantine (forse. Comunque erano buone) e un tortino di fantasia di verdure, il tutto innaffiato moderatamente da sapidi vini locali. A quel punto, anche se il concetto di «magro» cominciava a vacillare, hanno servito il dessert: tortino al cioccolato, poco dolcificato, molto accattivante, assolutamente imperdibile. Infine, caffè - molto richieste le bustine di saccarina e aspartame, per mettere a posto la glicemia e la coscienza - e ammazzacaffè e, di nascosto, beveroni di bicarbonato.
È arrivato il momento-clou, quello dell’appello finale che precede la pausa di riflessione prima del voto. Ha preso la parola Cassinelli, con un breve saluto per sottolineare ancora una volta il clima di grande partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti di Forza Italia, «il popolo azzurro», che si sente responsabilizzato a tutti i livelli, in un momento decisivo della vita del Paese.

Un concetto ripreso e approfondito dal vicepresidente della Camera Biondi e dal ministro Scajola, che hanno voluto rivolgere un caloroso appello ai sostenitori del partito fondato e presieduto da Silvio Berlusconi «per una mobilitazione generale nelle ultime ore che separano dal voto».
Gran finale con musiche e cori, e qualche battuta scaramantica, con la serenità, ma anche la piena consapevolezza dell’importanza dell’appuntamento elettorale.

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