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La festa sporcata dalla violenza

«Guarda che maglietta vergognosa, è un uomo di m...», è la frase che Edmondo Bellan, 63 anni, pensionato di fede juventina, non avrebbe mai dovuto pronunciare nella notte del trionfo nerazzurro. «Perché, quando ho sentito quelle parole offensive su Materazzi, non ci ho visto più. E, allora, l’ho colpito con il coltello», avrebbe sussurrato Rocco Acri, 60 anni, agli investigatori della Polizia durante la confessione del delitto.
A Torino la festa dell’Inter vittoriosa in Champions League si è macchiata di sangue. Un banale litigio fra due appassionati di pallone è finito in tragedia con un tifoso che per difendere la squadra del cuore dagli sfottò si è trasformato in assassino.
La ruggine che ha cominciato a corrodere la serata fra Acri e Bellan è comparsa mentre i due guardavano davanti alla tv, nel bar Blu Sky, le immagini della partita Inter-Bayern. Dallo scambio di battute che fotografano la solita rivalità calcistica fra un nerazzurro e uno juventino si è passati alle parole pesanti e poi alla rabbia. Poi quella prima frase che ha innescato la sua furia: «L’Inter non è una squadra italiana», avrebbe detto la vittima. E subito dopo, quel commento sulla maglietta indossata da Materazzi, con stampata la Coppa Campioni e la domanda provocatoria rivolta al popolo bianconero: «Rivolete anche questa?», con una chiara allusione alla vicenda dello scudetto del 2006, assegnato all’Inter dopo lo scandalo di Calciopoli.
La lite è degenerata: sono volati uno spintone, uno schiaffo e all’esterno del locale sono risuonate le minacce («Adesso te la faccio pagare») presagio di un epilogo drammatico. Alcuni clienti del bar sono intervenuti per separare i due. Il gestore del bar li ha allontanati entrambi («In questo locale non c’è spazio per i violenti»).
Una volta fuori, proprio mentre i tifosi dell’Inter iniziavano ad affollare le strade con cortei e caroselli in auto, Acri e Bellan si sono affrontati. L’aggressione si è consumata in rapida successione e si è conclusa con tre fendenti, con un coltello a serramanico, al torace e al braccio. Il pensionato 63enne si è accasciato a terra in una pozza di sangue. Alcuni passanti hanno lanciato l’allarme. Ma i soccorsi sono stati inutili. Bellan è stato trasportato in ospedale, ma è morto in una manciata di minuti a cause delle ferite riportate. Gli agenti della Polizia hanno portato negli uffici della Questura numerose persone, fra le quali anche Acri, che al termine di un interrogatorio durato tutta la notte, si è assunto le sue responsabilità, confessando il delitto ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio.
Sempre nella serata della vittoria dell’Inter si è sfiorata la tragedia a Riva del Garda (Trento), dove i carabinieri hanno arrestato per tentato omicidio un 27enne che ha ferito con un taglierino un ragazzo di 23 anni. La vittima non è in pericolo di vita e, per gli inquirenti, l’aggressione sarebbe esplosa dopo un litigio.

È invece di dieci feriti e di un arresto il bilancio di un’aggressione a Bergamo, dove un gruppo di supporter dell’Inter è stato assalito da tifosi dell’Atalanta armati di bastoni e spranghe.

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