La formula è vincente, guai a cambiarla. Prendi una deliziosa città della provincia, meglio se strategicamente vicina al mare e ai monti. Prendi scrittori, linguisti, scienziati, ma anche designer, chef e attori e chiedi loro di incontrare il pubblico per parlare di come lavora la loro mente, di che cosa significa creatività, passione, nascita di un'idea. Aggiungi incontri, laboratori, performance, seminari persino lezioni a numero chiuso, e fai pagare (ma non molto) il biglietto. Ecco la formula vincente del «Festival della Mente» di Sarzana, in provincia di La Spezia, tra i dolci pendii della Lunigiana: in barba alla crisi, l'intrattenimento culturale non cede il passo. Ideatrice del festival, che si terrà il prossimo 4, 5 e 6 settembre ed è promosso dalla Fondazione Carispe e dal comune di Sarzana, è la milanese Giulia Cogoli, professionista della comunicazione, che anche per questa sesta edizione, forte delle 34mila presenze registrate lo scorso anno, ha chiamato a raccolta personalità di primo piano. Tra gli ospiti spiccano lo scrittore cileno Luis Sepúlveda, che dialogherà con l'ispanista Bruno Arpaia sul valore morale della letteratura, e il grande autore israeliano Aharon Appelfeld, che terrà una lectio magistralis sull'inscindibile legame tra vita (il ghetto, la deportazione, l'infanzia rubata) e scrittura. Ospite d'eccezione anche Semir Zeki, pioniere nello studio della funzione visiva del cervello e a tutt'oggi tra i più importanti neuroscienziati al mondo: a Sarzana parlerà di «Beautiful mind», ovvero dell'incredibile rapporto tra il funzionamento del cervello e l'amore per il bello e per l'arte. Non mancano i creativi di casa nostra, a partire da Luigi Luca Cavalli Sforza, genetista di fama internazionale, specializzato in studi sull'evoluzione della specie umana. Il filosofo, già presidente dell'Accademia di Brera, Stefano Zecchi discuterà di Francis Bacon con il critico francese Franck Maubert, che del noto pittore fu amico e confidente. Lo scrittore Stefano Benni e il pianista Umberto Petrin, mago del jazz, metteranno in scena uno spettacolo-omaggio alla creatività dell'essere umano mentre Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, spiegherà come la biodiversità sia la più grande forza creativa. Per rimanere al cibo, trasferta da Milano, in particolare da Cornaredo dove ha sede il suo ristorante «D'O», per lo chef Davide Oldani, già Ambrogino d'oro, che con la scrittrice Camilla Baresani, parlerà di nuove frontiere pop (popolari ovvero rispettose della tradizione e a prezzi accessibili) della creatività in cucina. Tra matematici (l'«impertinente» Piergiorgio Odifreddi e Giovanni Filocamo), storici, designer, critici d'arte, giornalisti, psichiatri ed enigmisti (Stefano Bartezzaghi elaborerà con il compositore Carlo Boccadoro divertenti giochi di parole in musica), nell'anno della crisi economica non poteva mancare un banchiere: Corrado Passera, ceo e consigliere delegato di Intesa San Paolo, discetterà di intelligenza emotiva nella gestione aziendale, che è ben altra cosa dalla cosiddetta finanza creativa, colpevole della peggior crisi mondiale dal dopoguerra. A proposito di crisi, la formula del festival pare reggere l'urto. Ce lo conferma Guido Guerzoni, docente di Arts Management alla Bocconi, che ha analizzato in un volume (Effettofestival, edito da Fondazione Carispe-Fondazione Eventi), ora aggiornato al primo semestre del 2009, il mercato italiano dei cosiddetti festival di approfondimento culturale. La formula del festival, diffusissima lungo lo Stivale, continua a funzionare e le previsioni per il futuro sono ottimiste: gli eventi consolidati mantengono alto il profilo, e tiene anche il pubblico che pare sempre più orientato a fruire di un divertimento intelligente, meglio se in una cornice piacevole. «Proprio in momenti come questi le persone cercano strumenti per meglio orientarsi nel presente: i festival culturali possono fornirli, e a cifre modiche - commenta Giulia Cogoli -.
Ancorato alla quotidianità è del resto il programma del Festival della Mente di quest'anno. Molti ospiti hanno sentito la necessità di proporre al pubblico l'aspetto etico delle loro discipline, siano esse la letteratura, la cucina, la musica, il design».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.