Fiat, accordo su Melfi Italia capofila nell’Ue

Pierluigi Bonora

da Milano

È stata raggiunta un’ipotesi di accordo tra le organizzazioni sindacali dello stabilimento Sata di Melfi (Potenza) della Fiat, dove viene prodotta la Grande Punto, e l’azienda. L’intesa riguarda tutti e quattro i punti all’ordine del giorno (orari, occupazione, salario e condizioni di lavoro) e sarà sottoposta ai lavoratori con un referendum tra il 20 e il 22 aprile. Alla trattativa hanno partecipato Fiom, Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Failms. «Ai lavoratori - ha spiegato Vincenzo Tortorelli (Uilm) - chiederemo di esprimere un giudizio sul ruolo strategico assegnato dai dirigenti torinesi al sito lucano». Riferendosi alla questione dei 17 turni di lavoro settimanali, il sindacalista ha evidenziato che «la soluzione del riposo “a scorrimento” è sicuramente la strada giusta per dare risposte concrete alle criticità riscontrate negli ultimi mesi». Sui salari, inoltre, l’azienda dopo una verifica per quanto riguarda una non corretta applicazione degli indicatori del premio dal 2001 al 2004, corrisponderà gli arretrati a tutti i lavoratori che ne hanno diritto. L’accordo, come hanno concordato le parti, sarà sottoscritto dopo l’ok dei dipendenti ed entrerà in vigore a partire dal prossimo primo maggio. Oggi, intanto, l’Acea comunicherà i dati di marzo delle immatricolazioni di auto in Europa. Per il gruppo Fiat l’attesa è di un risultato nuovamente positivo.

Ieri in Borsa le azioni torinesi (più 0,77% a 10,32 euro) sono state oggetto di acquisti proprio sull’onda dell’ottimismo diffuso. Lehman Brothers stima a marzo un aumento di circa il 3% delle vendite complessive nell’Ue, con l’Italia capofila del mercato.

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