Fiat e la svolta «rosa», Elkann valuta le candidate al cda

Fiat e la svolta «rosa», Elkann valuta le candidate al cda

Svolta in vista, per certi versi clamorosa se si guarda al passato, in casa Fiat. Riguarda l’inserimento nel consiglio di amministrazione, in scadenza ad aprile, di una o più donne. Sarebbe la prima volta, se il presidente del Lingotto, nonché azionista, John Elkann, deciderà in tal senso. A Torino si sta lavorando per un’apertura in questa direzione. La norma sulle quote rosa, che proprio ieri ha ottenuto il via libera dalla Consob, prevede infatti che l’ingresso di componenti donne nei cda delle società quotate sia vincolante dal 12 agosto.
Siccome la Fiat rinnoverà il proprio consiglio in aprile, in occasione dell’assemblea dei soci convocata mercoledì 4, potrebbe tranquillamente saltare un turno e adeguarsi alla norma nel 2015. Elkann, però, non nuovo alla rottura degli schemi, starebbe già sondando le possibili candidate. Quante saranno le donne nel nuovo board dipenderà anche dal numero dei membri (ora sono 15 e, in questo caso, a termini di legge, le «quote rosa» avrebbero diritto a tre posti, ovverosia il 20%).
Le intenzioni del presidente sulla lista dei membri, insieme alle eventuali conferme o meno dei consiglieri uscenti (sicura, a quanto sembra, è quella di Luca di Montezemolo) forse sono note solo all’amministratore delegato Sergio Marchionne. Sta di fatto che l’anticipata (e poi d’obbligo) apertura del cda al gentil sesso sarà una vera mossa contro corrente. «Non è nelle abitudini di casa Agnelli la presenza di donne nella stanza dei bottoni della Fiat - afferma al Giornale Maria Sole Agnelli, sorella di Gianni, seconda azionista nell’accomandita e, soprattutto, prima donna a essere entrata nel consiglio degli accomandatari -; non ci sono mai state donne dirigenti. Al contrario, abbiamo sempre avuto delle ottime segretarie. E soprattutto molto potenti». Maria Sole aggiunge anche di non vedere, in questo momento, figure femminili nell’ambito familiare che potrebbero essere prese in considerazione dal nipote John. «Nella famiglia - conclude - ci sono invece tante brave studentesse». Top secret, dunque, sulle intenzioni di Elkann alle prese con ben tre rinnovi di cda, tutti prima del fatidico 12 agosto: oltre a Fiat Spa, nuovi board anche per Fiat Industrial (assemblea il 5 aprile) ed Exor (il 29 maggio). E proprio la cassaforte Exor ha visto esordire, nel cda in uscita, una donna: la manager francese Christine Morin Postel.

«La scelta dei membri del cda Fiat - spiega una fonte - è sempre stata decisa in funzione delle simpatie dell’azionista, degli appoggi che una persona garantisce, ma anche della sua competenza, proprio come nel caso di Marchionne».

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