«A Termini Imerese lallarme riguarda in questo momento soprattutto lindotto. La nuova destinazione della fabbrica, che dal 2012 abbandonerà la produzione di automobili, se da un lato non dovrebbe penalizzare gli addetti alle linee di montaggio, che si occuperanno daltro, dallaltro segnerebbe la condanna per i fornitori della zona». Il futuro dello stabilimento alle porte di Palermo sarà allordine del giorno dellassemblea dei 1.400 dipendenti in programma oggi. La discussione, come precisato da Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim, sarà allargata anche al destino delle aziende che gravitano attorno a Termini. «Tra impianto automobilistico e indotto - ricorda al Giornale Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom - è in gioco il futuro di oltre 2mila persone; sarà lassemblea dei lavoratori a decidere quali azioni intraprendere. Tra noi e le altre sigle metalmeccaniche cè unità di intenti». Giovanni Scavuzzo Battaglia (Fim provinciale di Palermo) punta sul dialogo: «Cercheremo di far cambiare idea a Fiat; rispetto al 2002, quando le intenzioni erano di chiudere la fabbrica, ora la situazione è comunque diversa». Sette anni fa la risposta degli operai siciliani fu molto dura: oltre al presidio davanti ai cancelli, furono bloccate strade e aeroporti.
È comunque certo che la nuova Lancia Ypsilon, il cui progetto è stato ultimato, sarà realizzata in un altro stabilimento. Fino al 2011 la catena di montaggio sfornerà lattuale Ypsilon a tre porte, mentre il modello successivo a cinque porte - la cui produzione, prevista in un primo tempo tra il 2009 e il 2010, è stata congelata dallamministratore delegato del gruppo Sergio Marchionne - dovrebbe beneficiare di un pianale nuovo e nascere a Mirafiori (Torino).
Marchionne, intanto, riunito sabato il Gec (ovvero il gruppo dei manager più vicini) dopo essersi insediato la scorsa settimana ai vertici di Chrysler e aver illustrato alle parti sociali, nellincontro a Palazzo Chigi, i programmi industriali nel breve periodo, trascorrerà la settimana in Italia. Venerdì sarà infatti a Venezia, invitato a parlare di economia in occasione del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti. Sulla sua scrivania, comunque, abbondano gli appunti su quella che sarà la nuova gamma di Chrysler e tutte le sinergie possibili con Fiat, altro tema affrontato nel Gec di sabato. E come suo solito il top manager del Lingotto non farà passare tanto tempo dalla fase progettuale a quella concreta: entro luglio il nuovo volto di Chrysler, soprattutto dal punto di vista della pianificazione dei nuovi modelli e della condivisione delle piattaforme, dovrebbe essere definito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.